"Sentiment Index" degli investitori italiani arriva a -75.

Redazione Traderlink Redazione Traderlink - 03/10/2023 16:33

Sentiment Index degli investitori italiani arriva a -75.

Gli investitori professionali italiani certificati CFA mantengono una visione negativa dell'economia domestica, con un indice di fiducia o "Sentiment Index" che raggiunge un minimo storico di -75. Questo indice viene calcolato dal gennaio 2015. 

La ricerca è stata condotta da CFA Society Italy e Il Sole 24 Ore Radiocor, tra il 19 e il 30 settembre 2023, coinvolgendo 32 partecipanti. Secondo i risultati, circa il 54% dei partecipanti considera la situazione economica italiana attuale come stabile, mentre il 43% la considera negativa. Un esiguo 3,6% vede una situazione positiva. 

Analizzando le aspettative per i prossimi sei mesi, il 3,6% prevede un miglioramento delle condizioni macroeconomiche, in calo di 5,5 punti rispetto al mese precedente. Il 17,9% prevede condizioni invariate, in calo del 9,4% rispetto al sondaggio precedente e il 78,6% prevede un peggioramento, in aumento di 14,9 punti rispetto al mese precedente. La differenza tra ottimisti e pessimisti porta all'indice "CFA Society Italy - Radiocor Sentiment Index" di -75 per ottobre 2023. Questo dato conferma un trend negativo già evidente nel mese precedente. 

Le previsioni per l'Eurozona e gli USA sono altrettanto negative. Per quanto riguarda l'inflazione, la maggioranza degli intervistati prevede un calo in tutte le aree analizzate. Le aspettative vedono un aumento dei rendimenti obbligazionari, sia a breve che a lungo termine, in linea con le previsioni dei banchieri centrali di tassi di interesse elevati per un lungo periodo di tempo. Le aspettative per i mercati azionari sono negative in tutte le aree. Nel mercato domestico, queste previsioni sono accompagnate da una stima di utili generalmente in calo per tutti i settori, ad eccezione del settore petrolifero. 

Per quanto riguarda le valute, il dollaro USA è previsto in ulteriore apprezzamento, in linea con uno scenario meno favorevole agli attivi rischiosi. Lo yen, invece, dovrebbe apprezzarsi rispetto all'euro, invertendo la tendenza del mese precedente. Infine, le previsioni sul petrolio indicano che le quotazioni rimarranno sostanzialmente invariate nei prossimi sei mesi, con un saldo marginalmente positivo nelle risposte al sondaggio.

 

(Redazione)

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