Scenario favorevole per Eni con balzo petrolio e operazione Plenitude

05/09/2023 18:01

Scenario favorevole per Eni con balzo petrolio e operazione Plenitude

Eni vicina a inviare una segnare grafico molto interessante

Eni estende il rally delle ultime settimane e si prepara ad attaccare le resistenze di area 15 euro. Se il titolo riuscisse a stabilizzarsi sopra questo riferimento verrebbe riattivato il movimento ascendente partito a ottobre 2020 da 5,7360 euro (minimo dal 1996) e completato il testa e spalle rovesciato in formazione da marzo 2022: si tratta di una figura rialzista capace di proiettare le quotazioni verso 16,80 almeno ma con obiettivo ideale sui 19,60 circa.

Il rally del greggio

L'ottimo andamento in Borsa del titolo si basa su alcuni fattori.

Il più recente è il rally del prezzo del petrolio partito a fine giugno. Il barile di greggio (sia Brent che WTI) ha toccato oggi i massimi dallo scorso novembre in scia alla decisione di Arabia Saudita e Russia di estendere i rispettivi tagli volontari (quindi oltre quelli decisi da OPEC e OPEC+) alla produzione di 1,0 e 0,3 milioni di barili per tre mesi fino a dicembre.

Il prolungamento dei tagli era ampiamente scontato, soprattutto per quanto riguarda l'Arabia Saudita, ma gli analisti si attendevano una mossa con orizzonte temporale più limitato, ovvero un'estensione per un mese.

Riyadh ha precisato che questa decisione sarà rivalutata ogni mese per valutare se aumentare ulteriormente i tagli o aumentare la produzione. Ricordiamo che l'Arabia Saudita aveva dato il via al rally del greggio con il taglio da 1 milione di barili in vigore da luglio e che la Russia aveva deciso un taglio da 500 mila barili il mese scorso.

L'operazione Plenitude

A sostenere Eni in Borsa nelle ultime settimane sono state però anche le indiscrezioni di stampa riguardanti Plenitude, la controllata che si occupa della vendita e commercializzazione di gas ed energia elettrica per famiglie e imprese.

A fine luglio l'a.d. di Eni, Claudio Descalzi, aveva dichiarato a MF-Milano Finanza che l'IPO di Plenitude non avverrà nel 2023, più probabile nel 2024 mentre l'ingresso di un partner strategico potrebbe avvenire prima della fine dell'anno.

Più di recente il Sole 24 Ore ha riferito di un'accelerazione del processo di vendita di una partecipazione pari al 10-15 per cento della controllata, con un'operazione che potrebbe essere chiusa in tempi relativamente stretti: entro fine 2023 o addirittura in autunno.

L'ultima indiscrezione risale a circa dieci giorni fa con due fonti sentite da Reuters secondo cui il favorito per aggiudicarsi una quota di Plenitude è il fondo svizzero Energy Infrastructure Partners, specializzato nelle infrastrutture per l'energia (indicazione confermata subito dopo dal Sole).
L'incasso per Eni potrebbe essere di circa un miliardo di euro.

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