Saras: il titolo del momento a Piazza Affari

Saras protagonista in Borsa

Saras è indubbiamente il titolo del momento. Nelle ultime tre sedute ha guadagnato quasi il 25% e rispetto al minimo del 7 marzo segna +155% circa: attualmente oscilla sui massimi da febbraio 2020. Il rally visto a partire da lunedì mattina ha preso le mosse dal comunicato di venerdì relativo all'accordo per un nuovo finanziamento assistito al 70% da garanzia SACE in virtù di quanto previsto dal DL Sostegni bis.
Il finanziamento da 312,5 milioni di euro con scadenza 31 marzo 2028 è stato organizzato e sottoscritto da un pool di primari istituti finanziari italiani e ha lo scopo di rimodulare il debt maturity profile del gruppo.

Broker entusiasti dei risultati del primo trimestre

L'accelerazione di lunedì è giunta con la pubblicazione dei risultati del primo trimestre 2022: ricavi a 2,95 miliari di euro (+81% a/a), EBITDA comparabile a +62 milioni di euro (-11,2 milioni l'anno scorso), risultato netto comparabile a +13,3 milioni (-47,0 milioni l'anno scorso).

Il balzo dei ricavi e il ritorno in nero dei margini hanno fatto scattare gli acquisti sul titolo e spinto alcuni importanti broker a rivedere al rialzo le rispettive valutazioni: Barclays ha migliorato il target portandolo da 1,00 a 1,60 euro mentre Equita lo ha portato da 0,82 a 1,40 euro.

Saras: scenario 2022 incoraggiante

Ma le indicazioni positive si proiettano anche sul resto dell'esercizio.
Il contesto di mercato, caratterizzato da "elementi di incertezza legati in particolare al rischio di inflazione e a una minore crescita dei consumi, oltre che all’approvvigionamento di grezzi", sembra infatti favorire una elevata domanda di prodotti petroliferi. Anche i margini di raffinazione dovrebbero beneficiare della situazione, soprattutto in un contesto che vedesse una minore offerta dalla Russia.

Nel primo trimestre il margine Saras è stato di 8,4 dollari/barile, evidenziando un premio di +8,9 dollari/barile rispetto all’EMC Reference Margin (-0,5 dollari/barile). Per l'intero 2022 Il management prevede di poter conseguire un premio di raffinazione medio di 6-7 dollari/barile, inferiore a quello eccellente del primo trimestre ma pur sempre molto elevato.

Fonte: FTA Online