Sam Altman riammesso a CEO di OpenAI dopo le proteste dei dipendenti

Alla OpenAI, l'azienda leader nel settore dell'intelligenza artificiale, la voce dei dipendenti ha avuto la meglio su quella dei manager. Quello che sembrava impossibile si è infatti verificato: Sam Altman, il CEO allontanato lo scorso 17 novembre con una chiamata su Google Meet, è stato riammesso al suo posto. Questo dopo che il 95% dei dipendenti ha minacciato di rassegnare le proprie dimissioni. Il rientro di Altman è avvenuto al termine di un acceso dibattito durato due giorni, culminato con una lettera di protesta firmata da gran parte dei dipendenti. Durante la notte, OpenAI ha annunciato di aver raggiunto un accordo per il ritorno del CEO, ponendo fine a un periodo di incertezza per la startup, chiave nel boom dell'intelligenza artificiale. Questo accordo ha presumibilmente ristabilito un equilibrio precedentemente minacciato, salvando il futuro di ChatGPT. Insieme al ritorno di Altman, OpenAI ha concordato di ristrutturare parzialmente il consiglio di amministrazione che aveva precedentemente deciso di licenziarlo. Bret Taylor, ex co-CEO di Salesforce, e Larry Summers, ex segretario al Tesoro degli Stati Uniti, si uniranno ad Adam D'Angelo, CEO di Quora e attuale direttore, nel consiglio di amministrazione. 

Altman ha espresso il suo affetto per OpenAI in un post su X, affermando che ogni sua azione negli ultimi giorni è stata motivata dall'intento di mantenere l'unità del team e la sua missione. Ha inoltre espresso entusiasmo per il suo ritorno in azienda e la possibilità di rafforzare la partnership con Microsoft. Prima del ritorno di Altman, OpenAI aveva nominato Emmett Shear, ex capo di Twitch, come CEO ad interim. Microsoft, che detiene il 49% di OpenAI, aveva annunciato che Altman avrebbe assunto la guida della nuova divisione dedicata all'intelligenza artificiale. Ora che le acque sembrano essersi calmate, è chiaro che OpenAI e Microsoft sono destinate a rafforzare il loro legame. Resta da vedere quanto intenso sarà questo rapporto.

(Redazione)