Il Consiglio di Amministrazione di Salcef Group S.p.A., presieduto da Gilberto Salciccia, ha approvato il progetto di bilancio di esercizio e il bilancio consolidato al 31 dicembre 2023. I principali risultati includono ricavi di € 795 milioni, in crescita del 40,5%, un EBITDA di € 161 milioni (+39,6%) e un portafoglio ordini di € 2,2 miliardi, con € 1,1 miliardi di nuovi contratti firmati nell'anno. Al 31 dicembre 2023, vi sono stati ricavi di € 794,7 milioni (+40,5%), un EBITDA di € 160,5 milioni (+39,6%), un EBIT di € 100,7 milioni (+29,4%), un utile netto di € 62,1 milioni (+36,5%) e una posizione finanziaria netta negativa di € 7,2 milioni. Inoltre, è stato proposto un dividendo di € 0,55 per azione (+10%), in crescita per il quarto anno consecutivo, e è stata approvata la Dichiarazione Non Finanziaria.
Tra i principali risultati ambientali e sociali, si evidenzia un aumento del numero di dipendenti a oltre 2.000, un miglioramento del 6% rispetto al 2022, un calo del 8% nell'intensità energetica rispetto al 2022, una diminuzione del 10% nell'intensità delle emissioni Scope 1 + Scope 2 rispetto al 2022 e un allineamento dell'89,1% dei ricavi alla Tassonomia EU. L'Assemblea degli Azionisti è stata convocata per il 22 aprile.
Valeriano Salciccia, Amministratore Delegato di Salcef Group, ha dichiarato che i risultati del 2023 riflettono il successo del Gruppo nel raggiungere una maggiore dimensione, presenza sui mercati e capacità di offrire prodotti e servizi innovativi. Ha sottolineato che l'acquisizione di Colmar ha contribuito a potenziare la capacità produttiva della Business Unit Railway Machines. Salciccia ha inoltre evidenziato l'impegno del Gruppo nel percorso di miglioramento della disclosure ESG e nelle performance di sostenibilità.
Per il 2024, si prevede una crescita dei valori di produzione del 20% rispetto al 2023, di cui il 15% organico. Tuttavia, si stima una leggera flessione nella redditività rispetto all'anno precedente, con un valore a budget di poco superiore al 19% sui ricavi, principalmente a causa dell'allargamento del perimetro di consolidamento e dell'inclusione di aziende con livelli di redditività inferiori alla media storica del Gruppo.
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