Saipem in forte calo, le banche del consorzio passano all'incasso

13/02/2023 17:06

Saipem in forte calo, le banche del consorzio passano all'incasso

Saipem in controtendenza: le voci di mercato

Performance pesante oggi per Saipem, peraltro in controtendenza con il comparto. Gli altri titoli del settore oil sono infatti in rialzo grazie al petrolio che oscilla a ridosso dei massimi da fine gennaio toccati venerdì.
Il future aprile sul Brent segna 86,10 $/barile (massimo a 86,89), il future marzo sul WTI 79,55 $/barile (massimo a 80,33). Notizie confermate sulle cause della flessione di Saipem al momento non ce ne sono. Voci di mercato (analisti e trader citati da Reuters) riferiscono dell'ipotesi secondo cui alcune delle banche che hanno fatto parte del consorzio di garanzia dell'aumento di capitale realizzato la scorsa estate stiano vendendo il titolo realizzando una cospicua plusvalenza.

L'aumento di capitale: le motivazioni e l'intervento decisivo del consorzio

Ricordiamo che l'aumento di capitale si era reso necessario dopo il warning del gennaio 2022 inviato a seguito della revisione del portafoglio ordini, revisione che aveva evidenziato "un significativo deterioramento dei margini economici a vita intera di alcuni progetti relativi all’E&C Onshore e all’Offshore wind".

Il management aveva rivisto al ribasso di circa un miliardo di euro l'EBITDA adjusted consolidato del secondo semestre 2021 rispetto a quanto indicato a ottobre 2021, con previsione di chiudere il bilancio con perdite superiori al terzo del capitale sociale e possibilità di rottura dei covenant su alcuni finanziamenti bancari.
Si era venuta a creare una situazione di dissesto finanziario dalla quale sarebbe stato possibile rientrare solo con una manovra di rafforzamento, ovvero con l'aumento di capitale da due miliardi di euro completato a luglio 2022 con l'apporto decisivo del consorzio di garanzia: quest'ultimo ha infatti sottoscritto ben il 30% dell'aumento al prezzo di 1,013 euro per ogni nuova azione.

Il rimbalzo dai minimi e la tentazione di prendere profitto

Dopo aver toccato un minimo a 0,57 euro a settembre Saipem ha avviato un rimbalzo notevole arrivando giovedì scorso a toccare quota 1,5560.

Non deve quindi sorprendere se le cose stessero proprio come descritto dai rumor odierni. L'ipotesi delle prese di beneficio da parte di alcune delle banche del consorzio è resa credibile dall'analisi dei volumi scambiati oggi: a pochi minuti dalla chiusura sono passati di mano quasi 200 milioni di azioni, quattro volte la media giornaliera dell'ultimo mese (quasi 53 milioni di azioni), corrispondente a circa il 10% del capitale di Saipem.

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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