Saipem continua il trend ribassista anche in scia alla fusione con Subsea7

Redazione Traderlink Redazione Traderlink - 24/02/2025 16:48

Saipem continua il trend ribassista anche in scia alla fusione con Subsea7

Le azioni di Saipem hanno subito una battuta d'arresto nella seduta di oggi dopo l'annuncio di un possibile accordo di fusione con Subsea7. Inizialmente, i titoli hanno registrato un forte incremento, ma poi si sono assestati su un trend negativo. Questa mossa segue l'annuncio di Saipem e Subsea7 che hanno comunicato, la sera del 23 febbraio 2025, di aver raggiunto un accordo preliminare per una possibile fusione. 

Saipem7

L'accordo è stato formalizzato attraverso la firma di un memorandum of understanding, che ora si prevede sarà seguito da negoziati esclusivi. La nuova entità risultante dalla fusione si chiamerà Saipem7. Si prevede che darà origine a un leader globale nel settore dei servizi energetici, con un portafoglio ordini aggregato di 43 miliardi di euro, ricavi per circa 20 miliardi e un EBITDA di oltre 2 miliardi. Gli azionisti di Saipem e Subsea7 condivideranno alla pari il capitale sociale della nuova società, che sarà quotata sia a Milano che a Oslo. 

Il supporto di Siem Industries

Siem Industries, azionista di riferimento di Subsea7, e CDP Equity ed Eni, azionisti di riferimento di Saipem, hanno mostrato il loro "forte supporto" all'operazione e si sono impegnati a votare a favore della stessa. L'operazione dovrebbe essere completata nella seconda metà del 2026. Secondo le previsioni, la fusione genererà sinergie annuali di circa 300 milioni a partire dal terzo anno successivo al completamento, con costi one-off di circa 270 milioni. 

Il parere degli analisti

Gli analisti di Equita vedono la fusione come un'opportunità positiva per Saipem, citando vari fattori. In particolare, Saipem7 diventerebbe il principale operatore nell'offshore-construction, rappresentando l'83% dell'EBITDA del gruppo. La fusione darà luogo a sinergie legate alla combinazione dei mezzi di costruzione, che permetteranno di offrire soluzioni complete in diversi settori operativi e garantiranno una maggiore flessibilità della flotta. Inoltre, la struttura del capitale sarà rafforzata, con l'obiettivo di raggiungere un rating di investimento di grado creditizio. 

Tuttavia, alcuni aspetti negativi sono stati evidenziati, sebbene considerati di minore importanza. Tra questi, la fusione alla pari non sembra valorizzare appieno Saipem, in particolare i potenziali benefici derivanti dai business onshore e drilling. Nonostante ciò, gli analisti di Equita prevedono una creazione di valore per Saipem tra il 4% e il 13% della capitalizzazione di mercato. Anche Intermonte vede l'accordo con una solida logica strategica, sottolineando che le competenze di ingegneria e costruzione offshore e la base di asset delle due società sarebbero complementari, generando sinergie significative e creando valore. 

Breve analisi sul titolo

Confrontando la posizione dei valori di Saipem rispetto a due medie mobili, una di medio periodo (40 barre) ed una di lungo periodo (120 barre), si rileva che i movimenti recenti mostrano ancora una posizione ribassista, con il valore ancora sotto la sua media di medio periodo. Appare impostato in modo parzialmente ribassista il quadro generale, con la media mobile di medio periodo che scende, pur restando al di sopra della media di lungo periodo, che continua a essere rialzista.

Il titolo sembra continuare a muoversi in un canale di trend negativo, che dal suo inizio ha visto la perdita di valore del -9.61%. Le linee di resistenza e supporto rappresentano un canale discendente abbastanza ben formato, con un trend abbastanza recente, che continua da 66 giorni.

(Redazione)

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