Rischio recessione e ipotesi ricalcolo dividendi: banche KO

Powell: fermare l'inflazione è la priorità

Settore bancario a picco in Europa e Italia: l'indice FTSE Italia Banche segna -4,8%, l'EURO STOXX Banks segna -4,2%. La seduta è iniziata subito male stamattina all'indomani delle dichiarazioni del presidente della Fed, Jerome Powell, nel corso della conferenza annuale della BCE in Portogallo: combatteremo l'inflazione e questo genera "certamente" il rischio di raffreddare eccessivamente la crescita economica.

Per Powell il rischio più grande è rappresentato dal balzo dei prezzi al consumo: quindi la Federal Reserve è disposta ad accettare qualche difficoltà a livello di congiuntura (magari anche una breve recessione) in cambio di una stretta sui tassi aggressiva fino al punto di ricondurre l'inflazione sul sentiero desiderato (2% circa, attualmente è al 6,0%, misurata dall'indice PCE).

In Europa questo tema è meno pressante e l'impostazione di politica monetaria della BCE diventerà restrittiva con un ritmo più moderato.

Nonostante questo gli investitori temono lo scenario recessivo e i gruppi bancari potrebbero subire le conseguenze di un rallentamento sotto forma di un peggioramento della qualità del credito.

Enria: potremmo chiedere alle banche di ridurre i dividendi

Durante la seduta le vendite sui bancari sono aumentate a causa delle dichiarazioni rese in mattinata da Andrea Enria (presidente del Consiglio di Sorveglianza della BCE) in audizione al Comitato per gli Affari Economici e Monetari del Parlamento Europeo.

Enria ha affermato che la prossima settimana il Consiglio prenderà in esame la possibilità di chiedere alle banche "di ricalcolare le traiettorie di credito nel caso di un peggioramento della congiuntura" per poi utilizzare i risultati dell'analisi per la gestione delle politiche di distribuzione degli utili.

In altre parole dalla BCE potrebbe arrivare una nuova raccomandazione (dopo quella del 2020 causa pandemia) a ridurre i dividendi.
Per Enria nell'analisi dovrebbe essere inserito il rischio di un embargo sul gas e la conseguente possibilità di assistere a una recessione nell'eurozona l'anno prossimo.

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