Rimborso 730/2024 senza sostituto, bonifico non per tutti: a chi e perché non arriva il pagamento

Benna Cicala Benna Cicala - 03/01/2025 07:45

Rimborso 730/2024 senza sostituto, bonifico non per tutti: a chi e perché non arriva il pagamento

Il Rimborso 730/2024 senza sostituto d'imposta è in pagamento da diversi giorni. Per molti si tratta della fine di un'attesa lunga e snervante, per altri ancora tutto tace: alcuni bonifici sono ancora sospesi e, in certi casi, non arriveranno affatto. Scopriamo insieme quali sono i motivi di queste discrepanze e come assicurarsi di ricevere quanto dovuto dall'Agenzia delle Entrate.

Prima di farlo vi lasciamo al video YouTube di Insindacabili sulle tempistiche di arrivo delle somme spettanti.

Cosa fare per ricevere il Rimborso 730/2024 senza sostituto

Il Rimborso 730/2024 senza sostituto viene erogato direttamente dall’Agenzia delle Entrate in assenza del datore di lavoro o di un sostituto. Tale via allunga però le tempistiche di pagamento rispetto a chi riceve l'accredito delle somme spettanti direttamente nello stipendio o nella pensione. Solitamente i pagamenti vengono effettuati entro il periodo natalizio. Anche quest'anno, infatti, i primi bonifici sono partiti il 20 dicembre e proseguiranno nelle settimane del nuovo anno, compatibilmente con i giorni lavorativi.

C'è però un passaggio fondamentale che non bisogna assolutamente ignorare e che compromette il pagamento: per ricevere il Rimborso 730/2024 è necessario comunicare all'Agenzia delle Entrate Riscossione le proprie coordinate bancarie per l'accredito degli importi spettanti tramite bonifico.

È importare prestare quindi la massima attenzione nell'indicazione dell’IBAN perché un errore, anche all'apparenza superficiale, può ritardare l'arrivo del pagamento di settimane. Anche i conti associati a carte prepagate, se dotati di IBAN e opportunamente registrati, possono essere utilizzati come strumenti su cui far confluire il rimborso. 

Perché non è ancora arrivato il rimborso 730/2024 

Quello che abbiamo detto fino a questo momento sull'IBAN ha a che vedere con i contribuenti che non hanno ancora il bonifico da parte dell'Agenzia delle Entrate. 

Il Rimborso 730/2024 viene emesso sotto forma di Assegno Vidimato da Poste Italiane, intestato al beneficiario, qualora quest'ultimo non abbia comunicato il codice alfanumerico di riconoscimento del proprio conto o carta. Tale assegno deve essere incassato entro 60 giorni dalla sua emissione. Può essere riscosso in contanti presso un qualsiasi ufficio postale o versato su un conto corrente.

Procedere in questo modo, però, porta inevitabilmente a dei ritardi nel pagamento che l'Agenzia delle Entrate può effettuare entro marzo 2025. Per i contribuenti che non incassano l’assegno nei tempi previsti, le difficoltà si moltiplicano, rischiando di complicare ulteriormente la situazione.

Dunque, quando si sente dire che “il rimborso 730 non è per tutti”, il riferimento è spesso a chi, per mancanza di dati o errori procedurali, subisce queste lunghe attese.

Altre cause di ritardo 

Per i contribuenti che utilizzano il modello 730 senza sostituto, sono diverse le ragioni che possono ritardare l’arrivo del rimborso.

  • Anomalie nella dichiarazione dei redditi: errori o incongruenze nella documentazione possono attivare controlli da parte del Fisco, bloccando temporaneamente il rimborso.
  • Importi superiori a 4.000 euro: quando il rimborso supera questa soglia, scattano verifiche automatiche, che allungano inevitabilmente i tempi di pagamento.
  • Errori nell’Iban: un Iban errato, anche solo per una cifra sbagliata, comporta un rinvio significativo dell’accredito.

Nonostante questi ostacoli, nella maggior parte dei casi il Rimborso 730/2024, nel nostro caso, arriva anche se con ritardo. Tuttavia, in presenza di anomalie gravi, il Fisco potrebbe determinare che il contribuente non ha diritto al rimborso. In alcune situazioni, da un’attesa per un rimborso ci si potrebbe ritrovare a dover saldare un’eccedenza d’imposta.

Per minimizzare i rischi, è fondamentale controllare attentamente i dati inseriti nella dichiarazione dei redditi e monitorare la propria posizione fiscale tramite i canali ufficiali dell’Agenzia delle Entrate. Ciò garantisce non solo maggiore tranquillità, ma anche una gestione più efficiente delle pratiche fiscali.

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