Rimbalza il lusso, Safilo stona

Il lusso riemerge dalle secche

Giornata positiva per il settore lusso che recupera dopo un fase delicata. Alla fine della scorsa settimana un report di Jefferies aveva depresso il comparto: gli analisti del broker americano si sono detti scettici sulle probabilità di ripresa nel secondo semestre a causa del rallentamento della Cina, del calo delle spese dei viaggiatori e dell'incertezza sulla tenuta della congiuntura USA. Proprio sul primo fattore citato sono arrivate le novità che hanno dato il via al rimbalzo.

La banca centrale della Cina interviene a sostegno dell'economia

La banca centrale cinese ha annunciato che metterà in atto una serie di misure finalizzate a sostenere l'economia cinese. I tassi di interesse ufficiali verranno ridotti favorendo l'erogazione del credito. Inoltre il coefficiente di riserva cui le banche sono obbligate verrà tagliato, altro elemento che permetterà agli istituti di credito di disporre di maggiori risorse da destinare ai finanziamenti. L'intervento riguarda anche il settore immobiliare con una riduzione dell'anticipo minimo da versare per l'acquisto di seconde case. Infine il sostegno alle famiglio con il taglio dei tassi sui mutui.

L'iniziativa a sorpresa non è considerata né sufficiente né tempestiva dagli economisti ma, meglio che niente per cercare di spingere l'economia della Cina verso l'obiettivo di crescita del 5% fissato per quest'anno dal governo. Ricordiamo che nel secondo trimestre il PIL cinese si è fermato a +4,7%, in rallentamento rispetto al +5,3% del primo e al +5,2% registrato nel 2023.

Bene il lusso ma Intesa affossa Safilo

A beneficiare delle notizie provenienti da Pechino sul mercato azionario italiano sono soprattutto Brunello Cucinelli e Salvatore Ferragamo. Sottotono Moncler a causa dei tagli dei target di AlphaValue e JP Morgane soprattutto dalla decisione di UBS di peggiorare la raccomandazione da buy a neutral.

Peggio ancora è andata a Safilo Group che ha accelerato al ribasso toccando i minimi da metà agosto. Sul titolo ha pesato il taglio delle stime sui ricavi del gruppo nel secondo semestre da parte dell'ufficio studi di Intesa Sanpaolo: gli analisti le hanno portate da +2% a/a a -1,8% a causa dalle prevista "prolungata debolezza negli occhiali da sole in Europa nel terzo trimestre".