Nulla di buono in merito alla situazione previdenziale del nostro Paese. Sembra infatti che la tanto agognata Riforma delle Pensioni non si far quest'anno, e nemmeno il prossimo: andrebbe tutto al 2026.
Non il caso per delle opzioni Quota 104 e Quota 103, di nuovo al centro di una serie di futuri scenari previdenziali.
Scatta infatti l'ipotesi di una Quota 104 per tutti a partire dal 2025.
O in alternativa una Quota 103, sempre penalizzata.
Ma vediamo meglio questi due scenari, e cosa potrebbe effettivamente accadere.
Se vuoi saperne di pi in merito all'argomento, ti suggerisco di approfondire al meglio la questione con questo video YouTube, con ringraziamento al canale di Mondo Pensioni.
Riforma Pensioni, torna l'ipotesi Quota 104 ma dal 2025
Il Documento di Economia e Finanza presentato negli ultimi giorni non dei migliori.
Riporta il Corriere della Sera, lo stesso ministro dell?Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, nel corso dell'audizione davanti alle commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato, ha commentato il fatto che:
"[il DEF] avr un contenuto assai asciutto.
[Come governo] dovremmo calarlo in un contesto estremamente complicato"
Non a caso, in sede previdenziale, si torna a parlare di due Quote controverse: 104 e 103.
Nel caso di Quota 104, si parla di un'uscita anticipatoria che richiederebbe come requisito un altro anno anagrafico per il lavoratore che vuole uscire prima rispetto alla Fornero.
Ovvero, non 62 anni come l'attuale Quota 103, bens 63 anni, e sempre con 41 anni di contributi.
A ben vedere toccherebbe allora richiedere la Pensione Anticipata stabilita sempre dalla Legge Fornero (anche se si richiedono come quota contributiva 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne).
Oppure optare per Quota 84: almeno basterebbero solo 20 anni di contributi davati a 64 anni di et richiesta.
Parliamo per di una Quota che prevede il calcolo dell'assegno con il modello contributivo, invece del retributivo-misto previsto in altre misure anticipatorie.
Ma tanto non sarebbe diversa da Quota 103.
Riforma Pensioni, proroga Quota 103 nel 2025 ma penalizzata
Quota 103 in realt del 2023, ma in sede di Manovra di Bilancio l Governo ha deciso di riconfermarla nel 2024 con gli stessi requisiti anagrafici e contributivi.
A patto per di accettare le seguenti penalizzazioni:
?
calcolo dell'assegno con modello contributivo,
?
tetto all'assegno fino a 4 volte la minima (circa 2.395 euro),
?
intervallo tra maturazione dei requisiti e decorrenza dell'assegno che passa da 3 a 7 mesi, per i lavoratori del settore privato, e da 6 a 9 mesi, per i dipendenti pubblici,
?
divieto di cumulo con i redditi di lavoro.
Se il Governo dovesse trovarsi senza la possibilit di finanziare Quota 104, almeno da quanto si appreso, diventerebbe pi fattibile la strada di una proroga di Quota 103, ma con le disposizioni di oggi.
Non un grande affare, anche se almeno non ha il limite di accesso di Quota 84, che non solo impone il tetto sull'assegno, ma prevede anche che dal calcolo di tutti i contributi versati risulti un assegno superiore a:
?
3 volte l'importo mensile dell'assegno sociale,
?
2,8 o 2,6 volte l'importo se lavoratrice e con figli a carico.
Per intenderci:
?
1.389,47 - 1.496,35 euro, per le donne con 2 o piu figli.
?
1.603,23 euro per i lavoratori.
Al momento Quota 103 non ha questa penalizzazione, ma sarebbe il colmo se nella proroga per il 2025 scattasse anche questo limite.
Riforma Pensioni: novit su Quota 41
A livello governativo, la Lega ha riproposto anche stavolta di introdurre stabilmente Quota 41.
Oggi prevista solo per i lavoratori precoci e che rientrano nelle categorie speciali riportate dall'INPS sulla pagina web adibita, la proposta della Lega sarebbe quella di rendere questa Quota stabile per tutti.
In pratica un anti-Fornero, visto che richiederebbe solo 41 anni di contributi fissi, di cui 12 mesi di contribuzione effettiva antecedente al 19 anno di et (da qui il termine "precoci").
Una proposta che deve scontrarsi ogni volta con la continua mancanza di coperture.
Risulterebbe infatti onerosa per le casse dell'INPS garantire una pensione che diventerebbe praticamente "antagonista" a quella prevista dalla Legge Fornero.
Non che la situazione sia delle migliori per tutte le altre uscite previdenziali. Riporta sempre il Corriere della Sera, il successo delle uscite anticipatorie prorogate quest'anno con i nuovi requisiti (Opzione Donna, Ape Social...) davvero misero.
Perch saranno 14.700 i lavoratori che usciranno con queste quote, di cui:
?
?
appena 2.200 con Opzione donna.