Ricavi netti Buzzi in calo del 6,4% nel primo trimestre: 894,4 mln.

Il Consiglio di Amministrazione di Buzzi SpA si è riunito oggi per valutare l'andamento economico del primo trimestre del 2024 e la situazione finanziaria netta alla fine di marzo. Durante il periodo preso in esame, si è registrato un calo dei volumi di cemento e calcestruzzo del 10,6% e dell'11,2% rispettivamente, a causa delle condizioni meteorologiche avverse e del minor numero di giorni lavorativi. Le vendite in Europa Centrale e Polonia sono state particolarmente negative, mentre negli Stati Uniti si è verificato un rallentamento meno marcato. I ricavi netti consolidati sono stati di 894,4 milioni, con una diminuzione del 6,4% rispetto al 2023. La posizione finanziaria netta positiva a fine periodo è stata di 790,5 milioni, includendo anche le attività finanziarie a lungo termine, in calo rispetto ai 798,0 milioni della fine del 2023. Durante il trimestre, sono state sostenute spese in conto capitale per 106,2 milioni, rispetto ai 60,9 milioni del 2023.

I risultati del primo trimestre confermano una domanda debole, ma con una tendenza favorevole dei prezzi quasi ovunque. Il rallentamento nelle consegne di cemento e calcestruzzo è stato influenzato dal confronto con l'anno precedente, ma si prevede che questa dinamica possa essere parzialmente assorbita nei prossimi trimestri. Le aspettative per l'anno sono in linea con le proiezioni macroeconomiche, con previsioni positive per l'Italia e gli Stati Uniti grazie agli investimenti infrastrutturali. Nei paesi europei dell'UE, il contesto congiunturale potrebbe avere un impatto negativo sull'attività edile. In Messico e Brasile, si prevede una stabilizzazione e una ripresa graduale della domanda. Non emergono elementi significativamente nuovi nei primi mesi del 2024, confermando l'evoluzione prevista nel comunicato di fine marzo. Si prevede quindi che l'anno in corso possa concludersi con risultati operativi simili a quelli del 2023, che sono stati estremamente soddisfacenti.

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