Rendimenti sopra i recenti minimi, scenario ribassista invariato.
I rendimenti dei titoli di Stato dell'eurozona sono stabili sopra i minimi di venerdì. Il rendimento del BTP decennale è al 4,33% rispetto al minimo del 4 settembre al 4,25% (con il massimo del 2012 al 5,04% raggiunto il 19 ottobre). Il rendimento del Bund decennale è al 2,61% rispetto al minimo del 4 settembre al 2,52% (con il massimo del 2011 al 3,02% il 4 ottobre).
Anche i rendimenti dei titoli di Stato USA mostrano indicazioni simili: il rendimento del T-Note decennale è al 4,47% rispetto al 4,38% (con il minimo del 20 settembre) toccato venerdì mattina (con il massimo del 2007 al 5,02% il 23 ottobre). Il rendimento del T-Bond trentennale al momento è al 4,62% rispetto al minimo del 25 settembre al 4,57% (con il massimo del 2007 al 5,18% il 23 ottobre).
I rendimenti mettono per il momento in pausa il trend ribassista delle ultime settimane, movimento corroborato dalla sempre maggior condivisione tra gli operatori dello scenario secondo cui il ciclo restrittivo avviato da Fed e BCE sia concluso. Venerdì a mercati chiusi Moody's ha confermato il rating dell'Italia a Baa3 (un notch sopra il livello junk) come previsto dagli economisti, ma con outlook che passa da negativo a stabile. In settimana attenzione agli appuntamenti con i verbali del FOMC (Fed) domani sera, gli ordini beni durevoli USA mercoledì, gli indici PMI eurozona e i verbali BCE giovedì, l'indice IFO tedesco e i PMI americani venerdì.
Nessun cambiamento per lo scenario grafico che resta impostato al ribasso: sotto il 4,25% il rendimento del BTP a 10 anni punterebbe verso il 4,10% circa, minimi allineati di fine agosto. Indicazioni positive nel brevissimo al superamento di 4,45-4,46%, prologo a un attacco all'importante riferimento a 4,63%. Quadro simile per il rendimento del Bund decennale che in caso di violazione del 2,52% riattiverebbe il trend negativo in direzione di 4,45% (minimo del 1° settembre). Sopra il 2,65% è probabile un allungo verso il 2,75-2,76%.
Il rendimento del T-Note decennale prova a estendere il rimbalzo dal 4,38% in direzione del 4,56%, limite oltre il quale verrebbe completato un potenziale doppio minimo con obiettivo sull'importante resistenza a 4,70%. Sotto il 4,42-4,43% è probabile un test del 4,38% con rischio di riattivazione della tendenza ribassista verso il 4,21-4,22%. Il rendimento del T-Bond trentennale oscilla poco sopra il minimo del 25 settembre al 4,57% toccato venerdì e resta pertanto indirizzato verso l'area del 4,47% almeno. Sopra il 4,64-4,65% è probabile un attacco al 4,71% con obiettivo successivo al 4,83%.
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