Redditometro: Fisco contro fasce deboli, Pmi e Partite Iva

La reintroduzione del Redditometro da parte del governo è stata definita un grave errore che penalizza i cittadini più deboli, le micro imprese e le partite Iva. Questo strumento, presentato come un modo per contrastare l'evasione fiscale, potrebbe trasformarsi in un'accanimento del fisco contro chi è già in difficoltà. I controlli indiscriminati che ne potrebbero derivare minacciano la serenità e la privacy delle famiglie italiane, alimentando l'invidia sociale e ampliando il divario tra chi evade e chi rispetta le regole.

Il presidente di Unimpresa, Giovanna Ferrara, sottolinea l'importanza di un sistema fiscale equo che distingua tra evasori e contribuenti in difficoltà. Propone un approccio basato sul dialogo e sulla collaborazione tra fisco e contribuenti per trovare soluzioni giuste e sostenibili. Il concordato preventivo, se attuato in modo completo, potrebbe portare a accordi trasparenti e ragionevoli, evitando il clima di paura e persecuzione che potrebbe essere creato dal Redditometro.
Ferrara sostiene che solo attraverso strumenti che favoriscano la comprensione e il supporto reciproco sarà possibile costruire un sistema fiscale equo e sostenere la crescita economica del Paese.

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