Dopo anni di sospensione, per qualche giorno tornato in auge il Redditometro in una nuova versione. Recentemente, per, la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha deciso di sospenderlo ancora una volta.
Pertanto, uno dei pi controversi modelli di accertamento del Fisco italiano di sempre non dovrebbe venire utilizzato nei confronti dei contribuenti.
Per il momento.
Nel caso in cui dovesse scattare il dietrofront, il sistema del Redditometro nel 2024 prevederebbe comunque dei controlli inediti rispetto alle scorse edizioni.
Come ad esempio l'analisi di tantissime spese, anche le pi particolari.
Vediamo prima di tutto come funzionerebbe per i contribuenti, e quali sarebbero le spese che potrebbero venire analizzate dal sistema.
Per saperne di pi in merito all'argomento, consigliamo di approfondire al meglio la questione con questo video YouTube, con ringraziamento al canale di EMANUELE MUGNAINI.
Redditometro 2024, torna il Fisco intransigente?
Parlare di un "nuovo" strumento sarebbe sbagliato, visto che del Redditometro se ne parla fin dal 2016, se non ancora prima.
Rimasto sospeso per oltre 6 anni con il Decreto Dignit del Governo Conte I (dl.
87/2018), giorni fa era approdato in Gazzetta Ufficiale il decreto ministeriale MEF del 7 maggio.
Decreto che avrebbe dovuto riattivare l'utilizzo del Redditometro gi a partire dagli ultimi anni fiscali, ovvero dal 2018 al 2023 (per quelli precedenti dovrebbe scattare la decadenza dei controlli).
Invece, a fronte anche della polemica scatenata in seno alla maggioranza di Governo, ieri sera la Premier Giorgia Meloni ha disposto la sospensione del Redditometro.
Pericolo scongiurato? Forse s, forse no.
Va detto che lo stesso viceministro MEF, Maurizio Leo, giorni fa aveva precisato che la nuova versione avrebbe previsto "paletti ben precisi" ma a "garanzia dei contribuenti".
Pertanto non dovrebbe essere una misura simile a quella gi proposta nel 2016, durante il Governo Renzi.
Redditometro 2024: quali sono le spese in esame
Alla base del Redditometro rimarrebbe comunque la spesa.
Non a caso viene chiamato impropriamente "Spesometro", perch fin dagli inizi l'elemento chiave da verificare erano in particolare le spese effettuate da parte del contribuente.
Il sistema del Redditometro si basa sulla stima del reddito del contribuente a seconda della propria capacit di adempiere a spese essenziali (e non) nel corso dell'anno.
Le spese che verrebbero analizzate dal Redditometro 2024 non sono nemmeno poche.
A riferimento dell'Allegato A del decreto, oltre ai consumi "essenziali" (generi alimentari, bevande, abbigliamento e calzature...), saranno considerati nel computo anche le spese:
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immobiliari (mutuo, affitto, leasing),
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sanitarie (prescrizioni, medicinali...),
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estetiche (gioielli, parrucchiere...),
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"domestiche" (contratti con colf),
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mobiliari (elettrodomestici grandi e piccoli),
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legate alla mobilit (spese per mezzi pubblici),
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automobilistiche (bollo auto, manutenzione),
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assicurative (polizze, RCA...),
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legate all'istruzione (tasse scolastiche, asili nido).
E nell'ambito del "risparmio", il Redditometro andr a individuare anche eventuali investimenti effettuati durante l'anno fiscale, come pacchetti azionari o addirittura beni-rifugio (francobolli, oro...).
Addirittura verrebbero analizzate le spese legate al tempo libero, come giochi, videogame, prodotti da cancelleria o editoriali.
Fino ad arrivare anche alle attivit sportive, come il maneggio dei cavalli.
Redditometro 2024: come difendersi
Rispetto alla prima versione, il contribuente potr difendersi gi dalla prima stima del Redditometro, tramite il procedimento del doppio contraddittorio.
Ovviamente a suo onere, dimostrando ad esempio che certe spese (superiori al 20% del reddito dichiarato) sono state finanziate da redditi diversi rispetto a quelli dichiarati.
Altra possibile "giustificazione" pu essere quella di dimostrare che le spese attribuite hanno un diverso ammontare.
Oppure che la quota del risparmio utilizzata per consumi ed investimenti si formata nel corso di anni precedenti.
Va detto che con il nuovo sistema, le informazioni presenti in Anagrafe Tributaria o acquisite in sede di contraddittorio col contribuente, in merito alle spese esaminate, prevalgono sempre su quelle calcolate induttivamente.
Pertanto, s, c' un modo per difendersi.
Ma se gi l'Amministrazione Fiscale, analizzando i dati nell'Anagrafe Tributaria e in altri database, riesce preventivamente a dimostrare l'infondatezza di certe giustificazioni, allora il Redditometro 2024 potrebbe diventare una spina nel fianco seria per i contribuenti.