I futures sui principali indici azionari Usa sono in leggero rialzo, dopo la sessione contrastata di Wall Street della vigilia. Alle 7.45 circa ora italiana, i futures sul Dow Jones salgono dello 0,11%, quelli sullo S&P 500 avanzano dello 0,18%, mentre quelli sul Nasdaq mettono a segno un rialzo dello 0,20%.
Il Dow Jones ha perso ieri 68,61 punti (-0,20%), a 33.550,27 punti, dopo essere balzato nei massimi intraday della seduta fino a +112,77 punti. Lo S&P 500 ha chiuso la giornata di contrattazioni praticamente piatto, con una variazione pari a +0,02% a 4.274,51, mentre il Nasdaq Composite è salito dello 0,22% a quota 13.092,85.
Il trend della borsa Usa si conferma negativo nel mese che si avvia alla conclusione: dall'inizio di settembre, lo S&P 500 ha perso il 5%, mentre il Dow Jones ha ceduto più del 3%. Il Nasdaq è scivolato invece di oltre il 6%, in un mese in cui di solito Wall Street innesta la retromarcia.
Occhio al trend dei Treasuries Usa, che continua a frenare i buy sull'azionario. Nelle ultime ore i tassi dei Treasuries Usa sono balzati di 5 punti base al 4,612%, al nuovo record in più di 15 anni, prima di fare un lieve dietrofront e tornare sotto la soglia del 4,6%.
La paura di una inflazione più persistente continua a deprimere il sentiment dei trader, complici anche i nuovi scatti dei prezzi del petrolio. Il contratto WTI scambiato a New York è balzato nelle contrattazioni asiatiche fino a $95,03 al barile, attestandosi al valore più alto dall'agosto del 2022, per poi tornare sotto la soglia dei $95.
Il Brent è salito di oltre l'1%, attorno a $97,56 al barile.
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