Record oro, cause e prospettive

19/08/2024 17:36

Record oro, cause e prospettive

L'oro come bene rifugio

L'oro ha sfondato la soglia psicologica dei 2500 dollari/oncia, toccando nella serata di venerdì a 2509,89 il nuovo massimo storico. Cerchiamo di capire il perché e se il metallo giallo ha ulteriori margini di apprezzamento.
Partiamo innanzitutto della caratteristica principale dell'oro ovvero quello di essere un bene rifugio. I beni rifugio sono quelli il cui prezzo resta ancorato al valore intrinseco del bene stesso: non subiscono la svalutazione causata dall'inflazione quindi sono domandati nella fasi di crisi economico-finanziaria.

Non solo: vengono particolarmente apprezzati anche nei periodi di guerra e/o instabilità geopolitica in quanto si ritiene che conserveranno intatto il loro valore anche in caso di sconvolgimento dell'assetto mondiale.

Attualmente lo scenario da questo punto di vista è decisamente complicato: il conflitto Russia-Ucraina è nel terzo anno, non se ne vede la fine e il rischio di un'escalation che coinvolga direttamente i paesi NATO è sempre presente.
Altro teatro di guerra attivo e problematico è quello che vede impegnate Israele e Hamas con le sue imprevedibili ramificazioni nel Medio Oriente. In secondo piano ma non da sottovalutare restano infine le tensioni Cina-Taiwan e la mina vagante rappresentata dalla Corea del Nord.

L'oro e i tassi d'interesse

L'altra caratteristica dell'oro è legata all'andamento dei tassi di interesse.

Essendo un bene che non offre rendimento è evidente che in periodi di tassi di interesse alti e/o crescenti la domanda di oro venga in una certa misura (peraltro difficile da determinare) penalizzata a favore delle obbligazioni. Al momento il ciclo di politica monetaria è a un punto di svolta: la BCE ha già messo a segno il primo taglio dei tassi e la Fed la seguirà con ogni probabilità nella riunione del 18 settembre.
Molte altre riduzioni sono attese, quindi le obbligazioni sono in prospettiva meno attraenti a tutto vantaggio della domanda di oro.

Dove arriverà l'oro? La parola all'analisi tecnica

Dal punto di vista grafico possiamo osservare che la recente accelerazione rialzista prende le mosse dal superamento della forte resistenza creata dai massimi allineati del 2020, 2022 e 2023 a 2070-2075 dollari/oncia avvenuta lo scorso marzo.

L'allungo ha portato le quotazioni a ridosso del target della proiezione verso l'alto del movimento laterale che avuto come limite superiore i tre massimi di cui sopra, target posizionato sui 2530. Nelle ultime settimane si è riproposto in scala ridotto lo stesso schema, con triplo massimo a 2480 circa e proiezione a 2610-2615.
Segnali di debolezza nel brevissimo sotto 2432 con primo appoggio a 2353 (minimo del 25 luglio) e successivo a 2280-2285 (base del movimento identificato dal recente triplo massimo).

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