L'aliquota dell'imposta
L'imposta provinciale sulle polizze assicurative contro la responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore (esclusi i ciclomotori), le cosiddette RC Auto, ha un'aliquota stabilita dal decreto legislativo n.
68 del 6 maggio 2011 nella misura del 12,5% del premio base.
Ogni provincia o città metropolitana ha la facoltà di aumentare o diminuire l'aliquota in misura non superiore a 3,5 punti percentuali. Di fatto la quasi totalità degli enti in oggetto ha sfruttato al massimo la possibilità di incrementare l'aliquota: pertanto quest'ultima è pari al 16% in quasi tutta Italia.
L'ipotesi discussa in Commissione
Recentemente in Commissione Finanze della Camera è stata esaminata l'ipotesi di alleggerire i premi delle assicurazioni RC Auto togliendo l'imposta provinciale e recuperando la perdita di gettito aggiungendo l'ennesima accisa sui carburanti.
é abbastanza semplice immaginare le conseguenze dell'eventuale cambiamento: chi usa di più l'auto (o la moto) verrebbe penalizzato dato che consuma più carburante.
La simulazione di Facile.it
Facile.it ha effettuato alcune simulazioni per definire meglio lo scenario.
Il tutto partendo da un assunto: il gettito fiscale deve rimanere invariato. Considerando che nel 2021 il gettito dell'imposta provinciale RC Auto è stato pari a 2 miliardi di euro e che nel 2022 sono stati consumati 39 miliardi di litri di carburante, si arriva alla conclusione che l'accusa addizionale su benzina e diesel dovrebbe essere pari a circa 5 centesimi al litro.
Quanto si risparmia sull'assicurazione
Come accennato sopra a guadagnarci sarebbero coloro che consumano poco carburante.
In base ai dati dell'osservatorio RC Auto di Facile.it per assicurare un'auto in Italia occorrono in media 526 euro (con variazioni anche molto ampie da zona a zona).
L'eliminazione dell'imposta del 16% farebbe scendere il costo a 459 euro, con un risparmio di 67 euro. In provincia di Napoli il vantaggio sarebbe ben 127 euro considerando che il premio medio è di 1005 euro, mentre a Milano sarebbe di soli 53 euro (premio medio a 417 euro).
Il saldo complessivo
Il saldo finale costi-benefici dipende, come accennato sopra, dal consumo di carburante e quindi dai km percorsi annualmente.
Il break-even, o punto di pareggio, di un'auto media a benzina è sui 16500 km/anno percorsi.
Se l'auto viene usata per percorrere solo 5 mila km all'anno il saldo è positivo per circa 47 euro, dato che il maggior costo per il carburante sarebbe limitato ad appena 20 euro.
Un automobilista che invece percorre 20 mila km all'anno andrebbe a spendere complessivamente circa 14 euro in più, dato che il costo in eccesso per il carburante sarebbe pari a 81 euro.