La Borsa di New York ha chiuso in rialzo, trainata dal settore high-tech. Il Dow Jones ha registrato un incremento dello 0,24%, l'S&P 500 dell'1,58% e il Nasdaq Composite del 2,64%. La Federal Reserve ha mantenuto il tasso d'interesse nel range 5,25-5,50%, affermando che non ci saranno riduzioni dei tassi finché non ci sarà maggiore fiducia nel calo dell'inflazione verso il target del 2%. Jerome Powell ha indicato che un possibile taglio dei tassi potrebbe avvenire già a settembre.
Il mercato ha visto forti acquisti nel comparto dei semiconduttori, con AMD in aumento del 4,36%, Nvidia del 12,81% e Broadcom dell'11,96%, grazie a previsioni ottimistiche sulle vendite di chip per l'intelligenza artificiale. Tra i titoli in evidenza, Microsoft ha visto un calo dell'1,13% dopo che la sua divisione cloud legata all'AI ha registrato un fatturato leggermente inferiore alle attese. Starbucks ha guadagnato il 2,65%, confermando l'outlook per l'intero esercizio nonostante non abbia raggiunto le previsioni di vendita nel terzo trimestre.
Al contrario, Pinterest ha subito un calo del 14,46% a causa di previsioni deludenti sui ricavi per il trimestre corrente. Sul fronte macroeconomico, l'ADP Research Institute ha comunicato che a luglio i nuovi posti di lavoro nel settore privato non agricolo sono stati 122 mila, in calo rispetto ai 155 mila di giugno, rivisti da 150 mila, e sotto le aspettative di 150 mila. Inoltre, il Bureau of Labor Statistics ha riportato un incremento dell'indice del costo del lavoro del 0,9% nel secondo trimestre, rispetto all'1,2% del primo trimestre e al consenso di 1,0%.
L'indice PMI dell'ISM-Chicago, che misura l'attività delle aziende manifatturiere e non nell'area di Chicago, è sceso a 45,3 punti a luglio, rispetto ai 47,4 di giugno e contro il consenso di 44,5. Infine, la National Association of Realtors ha comunicato che l'indice Pending Home Sales ha registrato un incremento del 4,8% mese su mese a giugno, ma una diminuzione del 2,6% anno su anno, dopo i -1,9% m/m e -6,6% a/a di maggio, contro il -1,3% m/m previsto dal consenso.
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