Quota 103: bonus in busta paga per chi rinuncia alla pensione anticipata

Redazione Traderlink Redazione Traderlink - 26/09/2023 10:26

Quota 103: bonus in busta paga per chi rinuncia alla pensione anticipata

La riforma delle pensioni del governo Meloni sta considerando una nuova prospettiva per i lavoratori: la possibilità di avere una retribuzione più elevata ora, accettando però una pensione ridotta nel futuro. Questa opzione, chiamata Quota 103, si applica a chi ha maturato il diritto alla pensione anticipata con almeno 62 anni di età e 41 anni di contributi. 

Quota 103 offre un "bonus" a chi, avendo raggiunto l'età pensionabile anticipata, decide di rimanere nel mondo del lavoro. Questo bonus si traduce in uno stipendio più elevato. Questa misura è inclusa nella legge di bilancio 2023 e potrebbe riguardare circa 45mila lavoratori. 

La Quota 103 si applica ai lavoratori dipendenti, sia pubblici che privati, che hanno i requisiti al 31 dicembre 2023. I lavoratori autonomi, o con partita IVA, sono esclusi. Il bonus consiste nell'erogazione diretta al lavoratore della quota di contribuzione che il datore di lavoro avrebbe dovuto versare all'ente previdenziale, se il lavoratore avesse deciso di andare in pensione. Queste somme sono imponibili ai fini fiscali, ma non ai fini contributivi. 

Chi sceglie di aderire a Quota 103 riceve un salario più elevato, poiché la busta paga include anche i contributi pensionistici. Il bonus corrisponde alla quota dei contributi, ovvero il 9,19% della retribuzione per gli anni di servizio mancanti fino all'età pensionabile di 67 anni. 

Tuttavia, ci sono alcune limitazioni. Per i lavoratori del settore privato, il bonus non può essere applicato prima dell'1 aprile 2023. Per i dipendenti del settore pubblico, l'applicazione del bonus non può iniziare prima dell'1 agosto 2023. Naturalmente, c'è un rovescio della medaglia. Accettando un salario più elevato ora, si accetta una pensione ridotta in futuro. L'importo della pensione sarà inferiore perché negli ultimi anni di lavoro, la quota di contributi versata direttamente al lavoratore non sarà più inclusa nella busta paga. Per il datore di lavoro, non ci saranno ulteriori costi, in quanto continuerà a versare la sua quota di contribuzione all'Inps. 

I lavoratori che soddisfano i requisiti per Quota 103 hanno tre opzioni: andare in pensione anticipata, rimanere al lavoro senza il bonus, o rimanere al lavoro con il bonus.

 

(Redazione)

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