Nel 2024 uscire prima dal lavoro potrebbe non essere cos conveniente. Una volta la pensione anticipata permetteva un ritiro con limitazioni e tagli abbastanza contenuti.
Oggi invece, a seconda dell'opzione che scegli, la perdita pu essere anche significativa.
Per questo conviene vedere prima a quanto ammonti la perdita tra stipendio e pensione, e cosa fare per evitare il peggio.
Anche perch in certi casi andare in pensione anticipata significa anche non poter pi lavorare. E quindi doversi tenere l'assegno come unica fonte di reddito.
Per approfondire al meglio la tematica della pensione anticipata, consiglio la visione di questo video YouTube, con ringraziamento al canale MiaPensione.
Quanto si perde con la pensione anticipata Quota 104
Evoluzione di Quota 103, Quota 104 prevede intanto dei requisiti pi stringenti rispetto all'uscita precedente, passando da 62 a 63 anni d'et come requisito anagrafico.
E sempre 41 anni di contributi per la parte previdenziale.
Il risultato non solo in una platea pi contenuta, ma anche in un assegno pi "economico". L'INPS ha disposto un limite di importo pari a cinque volte il minimo, e questo fin quando non si raggiunge l'et da pensione di vecchiaia, a oggi 67 anni.
Per 4 anni quindi dovrai limitarti a una pensione anticipata di 2.835 euro lordi, e questo nonostante tu abbia versato contributi validi per un importo superiore.
E non si potr nemmeno accedere alla contribuzione mista, per integrare i 41 anni di contributi: l'INPS conferma il divieto di cumulo di redditi da lavoro con la pensione.
Come gi previsto per Quota 100.
Per tutti quelli che hanno una quota della pensione sotto regime retributivo, sembra sia all'orizzonte un nuovo calcolo "sfavorevole".
Se in genere nell'assegno della pensione anticipata la riduzione temporanea, con questo taglio si rischia di trovarsi l'assegno penalizzato anche dopo i 67 anni.
Perch la penalit verr messa al pari al rapporto tra il coefficiente di trasformazione agganciato all?et di decorrenza dell?assegno e quello calcolato all?et di 67 anni.
A conti fatti, supponendo una finestra mobile di sei mesi (nel privato) partendo proprio al 1 gennaio 2024, si potr ottenere l?assegno a decorrere dal 1 agosto 2024 con una riduzione del 10,33%.
Quanto si perde con Opzione Donna e Ape Sociale dal 2024
Nel caso di Opzione Donna e Ape Sociale, anche queste due forme di pensione anticipata non sono cos convenienti nel lungo periodo.
A parte i rispettivi requisiti, entrambi prevedono delle penalizzazioni, nel nostro caso un assegno molto pi contenuto rispetto a quello stimato in caso di uscita regolare.
Per Opzione Donna, oltre a un requisito anagrafico a 61 anni per le lavoratrici senza figli (era a 60 anni per il 2023), il suo calcolo rende l'assegno pi "leggero" di circa il 25-35%.
Dipende dalla quota di contributi che si trovano in regime retributivo: a seconda di quanti se ne avesse prima del 1995, il calcolo pu risultare pi o meno sfavorevole.
Anche per il 2024 inoltre non verranno accreditati i contributi figurativi accreditati per malattia e disoccupazione dei lavoratori dipendenti privati.
Per quanto riguarda Ape Sociale, la perdita non deriva da effettive penalizzazioni (questa misura una delle poche a non prevederle), ma dal suo limite di assegno, stabilito fino a circa 1.500 euro al mese.
A differenza di Quota 104, inoltre, non prevede un blocco del lavoro, ma una limitazione: Se si prendono pi di 8.000 euro di reddito da lavoro dipendente, o 4.800 euro da lavoro autonomo, si rischia la sospensione dell'assegno.
Quanto si perde con l'Isopensione
Opzione poco conosciuta, l'Isopensione in realt un trattamento a sostegno del reddito per agevolare l?uscita dal mondo del lavoro di chi ha quasi raggiunto i requisiti pensionabili previsti dalla normativa.
A differenza degli altri casi, la perdita decisamente minima.
Si dovrebbe infatti beneficiare di un assegno pari alla pensione, ma senza avere diritto a trattamenti fiscali per famiglia o alla cessione del quinto dello stipendio.
Inoltre, la prestazione non reversibile.
A questo si aggiunge il fatto che si potr accedere solo come lavoratore di un'azienda con pi di 15 dipendenti e in presenza di un accordo tra azienda, INPS e sindacati.
L'azienda dovr inoltre garantire anche la copertura contributiva, sino al perfezionamento dei requisiti per il pensionamento.
E al tempo stesso dovr continuare a versare i contributi previsti fino alla maturazione della pensione vera e propria. Non il massimo per l'azienda, infatti difficilmente si trovano degli accordi tra le parti.