Il potenziale rendimento che è ottenibile segue sempre la stessa equazione quando si investe sui mercati finanziari. Ovverosia, per puntare ad un rendimento più alto occorre assumersi sempre un rischio più elevato.
Investire in azioni? Ecco quando ha reso storicamente l'S&P 500
Sebbene i rendimenti del passato non siano mai indicativi di quelli futuri, l'ampio indice azionario americano S&P 500 dalla sua istituzione ha reso in media circa il 10% su base annua.
Il che significa che con 1 milione di dollari si porterebbero a casa circa $ 100.000 l'anno.
Ma c'è chiaramente chi per il proprio patrimonio, visto che investire in azioni è sempre rischioso, preferisce approcci che sono decisamente più conservativi. Ed in ogni caso, riporta il portale SmartAsset, se non sei sicuro di quali investimenti siano i migliori per te, considera di parlare sempre con un consulente finanziario qualificato.
E questo al fine di costruire, su misura, un piano finanziario a lungo termine.
Ma le performance passate non sono mai indicative di quelle future!
Non a caso, come sopra accennato, il portale SmartAsset ricorda che è vero che un determinato titolo può avere un tasso di rendimento storico annuo.
Questa è una buona informazione, ma le prestazioni passate non sono mai garanzia di risultati futuri.
Quali vantaggi nell'investire in titoli del reddito fisso ed il rovescio della medaglia
Inoltre, per chi non vuole rischiare sulle azioni può investire conoscendo a priori il rendimento ottenibile.
Per esempio, comprando titoli di Stato di Paesi solidi che al momento possono rendere fino al 3% annuo netto giusto per rendere l'idea.
In questo modo si conosce a priori quanto renderà in un anno il proprio milione di dollari. Ma è chiaro che il rovescio della medaglia dell'investimento per interessi è che semplicemente non guadagni così tanti soldi come, potenzialmente, si potrebbero ottenere, invece, da un investimento sull'azionario.
In altre parole, per far rendere gli investimenti mediando i rischi ci vuole sempre grande equilibrio. Tra i potenziali rendimenti superiori ottenibili con asset come le azioni, e con un'ottica di medio e di lungo periodo, e l'accettare invece, con le obbligazioni e con i titoli di Stato, rendimenti inferiori in cambio di un portafoglio più stabile.
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