Ed a tal fine vediamo quali sono le previsioni più recenti, e peraltro discordanti, che sono state formulate da Goldman Sachs (GS) da un lato, e da Bank of America (BAC) dall'altro.
Ecco perché la view di Goldman Sachs sull'S&P 500 resta bullish
In particolare, la view di Goldman Sachs (GS) sull'ampio indice azionario americano S&P 500 resta sostanzialmente bullish.
In quanto lo strategist David J. Kostin, nell'ultima nota settimanale che è stata inviata ai clienti, prevede che l'S&P 500 possa archiviare il 2022 a 4.300 punti. Ovverosia, con un rialzo di circa il 10% rispetto ai valori di chiusura di venerdì scorso a Wall Street per l'indice azionario americano delle 500 società a più elevata capitalizzazione.
La chiamata da 4.300 punti a fine 2022 di Goldman Sachs (GS), riporta Fortune.com, rappresenta in realtà un downgrade per l'indice azionario di riferimento negli States. In quanto la previsione è stata ricalibrata, ovverosia rivista al ribasso da Goldman Sachs (GS) rispetto al target S&P 500 a 4.700 punti, sempre alla fine del 2022, formulata in precedenza.
Mentre Bank of America è decisamente meno ottimista, ecco perché sull'ampio indice S&P 500
Decisamente meno ottimistica, invece, è la previsione sull'S&P 500 da parte di Bank of America (BAC) che, nel suo ultimo rapporto, fissa il target sull'ampio indice azionario americano a 3.600 punti.
Il che significherebbe un calo che è pari a quasi l'8% rispetto ai valori attuali. Ma significherebbe anche che sarebbero quasi spazzati via a Wall Street tutti i guadagni che sono stati accumulati da quando Joe Biden ha vinto le elezioni presidenziali nel mese di novembre del 2020.
Secondo Michael Hartnett, che è il capo strategist per gli investimenti di Bank of America Securities, con l'ingresso dell'S&P 500 nel mercato orso gli investitori potrebbero soffrire almeno per altri 5 mesi sulla piazza azionaria a stelle e strisce. Ed il tutto considerando l'inflazione che aumenta e che con il costo del denaro che negli USA, allo stesso modo, a fine anno sarà ben più alto rispetto ai livelli attuali.
In quanto la Federal Reserve è pronta a nuove manovre restrittive.
Fonte: FTA Online