Prezzo dell'energia in Italia in aumento a maggio e giugno 2024

03/07/2024 16:15

Prezzo dell'energia in Italia in aumento a maggio e giugno 2024
Il prezzo dell'energia elettrica in Italia è aumentato nei mesi di maggio e giugno 2024, passando da 95 euro a 103 euro per megawattora. Questo valore, se confrontato con quello di giugno 2023 (105 euro), è in linea con l'anno precedente ma rappresenta comunque un costo elevato rispetto agli altri Paesi europei. Secondo un rapporto della Fondazione Think Tank Nord Est e A.R.T.E., in Italia il prezzo dell'energia elettrica è sceso solo del 2% nell'ultimo anno, mentre in Germania è calato del 23%, in Spagna del 40% e in Francia del 59%. Questo divario di costo mette a rischio la competitività delle imprese italiane a livello internazionale, con differenziali che vanno dal 29% al 64% rispetto ad altri Paesi europei.

Nonostante la forte crescita delle fonti energetiche rinnovabili, che hanno coperto oltre la metà del fabbisogno di elettricità nel maggio 2024, l'Italia continua a registrare un incremento del prezzo dell'energia elettrica rispetto al resto d'Europa. Le fonti rinnovabili come l'energia idroelettrica, fotovoltaica, eolica, geotermica e da biomasse hanno registrato un aumento significativo nella produzione, ma ciò non ha impedito l'incremento dei costi energetici per le imprese.
Diego Pellegrino, portavoce di A.R.T.E., sottolinea che l'incremento del differenziale di prezzo dell'energia elettrica con il resto d'Europa rappresenta un grave problema per l'Italia, minacciando la competitività delle imprese e l'economia del Paese nel suo complesso. Pellegrino propone di investire nelle fonti rinnovabili semplificando le autorizzazioni e di rivedere le regole di mercato per ridurre i costi dell'energia rinnovabile e favorire una maggiore competitività.

Durante la stagione turistica, le strutture ricettive sono particolarmente colpite dai costi energetici elevati, che riducono gli utili del settore e limitano gli investimenti necessari per mantenere la competitività delle località turistiche. Antonio Ferrarelli, presidente della Fondazione Think Tank Nord Est, evidenzia che la situazione provoca una riduzione degli investimenti e delle premialità ai lavoratori nel settore turistico, compromettendo la fidelizzazione del personale e la qualità dei servizi offerti.

(NEWS Traderlink)

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