Powell scatena l'euro

Euro sopra 1,05 grazie a Powell e PCE

L'euro guadagna terreno contro dollaro e supera quota 1,05 per la prima volta da fine giugno grazie alle indicazioni fornite ieri sera da Jerome Powell, presidente della Federal Reserve.
La banca centrale americana rallenterà il ritmo di crescita dei tassi di interesse a partire dalla prossima riunione del FOMC (il comitato operativo) del 13-14 dicembre. Si passerà dai +75 bp che hanno caratterizzato gli ultimi quattro incrementi a +50 bp. Le parole di Powell sono state corroborate oggi dal dato sull'indice dei prezzi PCE (quello utilizzato dalla Fed con riferimento per le proprie decisioni), sceso a +6,0% a/a a ottobre dal +6,3% registrato in novembre.

Tassi: la Fed rallenta, la BCE no

Il rallentamento era in parte atteso da analisti ed economisti ma sentirlo direttamente da Powell ha sciolto gli i dubbi degli ultimi incerti e fatto scattare gli acquisti sull'azionario e le vendite sul dollaro.

Quest'ultimo è penalizzato dalla prospettiva di una diminuzione del differenziale di tasso rispetto all'euro, attualmente a suo netto favore. Le ultime dichiarazioni di Christine Lagarde hanno infatti lasciato trasparire un atteggiamento intransigente: a inizio settimana la presidente della BCE ha infatti ammonito che l'inflazione nell'eurozona non ha ancora toccato il massimo e potrebbe raggiungere livelli più elevati di quelli attualmente stimati.

EUR/USD: buone prospettive sopra 1,05

Analizzando il grafico del cambio EUR/USD possiamo osservare che il progresso odierno, se confermato da una stabilizzazione oltre 1,05 potrebbe preannunciare ulteriori estensioni verso area 1,08, un importante riferimento in ottica di medio periodo.

L'eventuale superamento dello stesso creerebbe infatti le condizioni per assistere al ritorno sugli 1,18, linea di tendenza tracciata dal record storico a 1,6039 del 2008. Concreti segnali di debolezza solo alla violazione di 1,02 con appoggio a 1,0090-1,0100.