Nel quarto trimestre del 2023, il Pil italiano è aumentato dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e dello 0,6% rispetto allo stesso periodo del 2022. La crescita congiunturale del Pil alla fine di gennaio 2024 era confermata allo 0,2%, mentre quella tendenziale si attestava all'0,5%. Questo periodo ha registrato tre giornate lavorative in meno rispetto al trimestre precedente e una in meno rispetto al quarto trimestre del 2022.
La variazione acquisita per il 2024 è stata rivista al +0,2%, superando la stima precedente del +0,1%. Analizzando i principali aggregati della domanda interna nel quarto trimestre del 2023, si nota una diminuzione dei consumi finali nazionali dello 0,9%, mentre gli investimenti fissi lordi sono cresciuti del 2,4%. Le importazioni sono aumentate dello 0,2% e le esportazioni dell'1,2%. La domanda nazionale, al netto delle scorte, ha sottratto lo 0,2% alla crescita del Pil, principalmente a causa del calo dei consumi delle famiglie e delle Istituzioni Sociali Private.
Gli investimenti fissi lordi e la spesa delle Amministrazioni Pubbliche hanno contribuito positivamente alla crescita del Pil, rispettivamente con 0,5 e 0,1 punti percentuali. Anche la domanda estera netta ha contribuito positivamente con 0,4 punti percentuali, mentre la variazione delle scorte non ha avuto impatto. Nel comparto produttivo, si segnalano andamenti negativi nell'agricoltura, silvicoltura e pesca, e nei servizi, mentre l'industria ha registrato una crescita dell'1,1%, trainata dall'incremento nelle costruzioni.
La stima finale del quarto trimestre del 2023 conferma una crescita congiunturale dello 0,2% per l'economia italiana, in leggero rialzo rispetto alla precedente stima. La crescita tendenziale è stata dello 0,6%, principalmente spinta dagli investimenti, dalla domanda estera netta e dalla spesa delle Amministrazioni Pubbliche. I consumi delle famiglie e delle ISP hanno invece avuto un impatto negativo sulla crescita. Tra le componenti dell'offerta, si evidenzia un aumento dell'1,1% nel valore aggiunto dell'industria, con un notevole incremento nelle costruzioni del 4,7%, mentre l'agricoltura e i servizi hanno registrato leggeri cali.
Le ore lavorate sono aumentate dello 0,8%, le posizioni lavorative dello 0,5%, le unità di lavoro dello 0,6%, e i redditi pro-capite dello 0,4% durante il periodo analizzato.
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