La Borsa di New York ha chiuso la seduta in ribasso alla vigilia della pubblicazione dell'inflazione PCE. Il Dow Jones ha perso lo 0,76%, l'S&P 500 l'1,18% ed il Nasdaq Composite l'1,76%. Wall Street è stata penalizzata da alcune deludenti trimestrali societarie e dai dati macroeconomici che evidenziano la resilienza dell'economia e che potrebbero spingere la Fed a mantenere i tassi di interesse su livelli elevati per più tempo del previsto.
Tra i titoli in evidenza, Meta Platforms ha registrato una perdita del 3,73%. La holding di Facebook (e Instagram) ha confermato la frenata della pubblicità a causa della guerra scoppiata in Israele dopo l'attacco di Hamas. Nel terzo trimestre, Meta ha registrato un rimbalzo dei profitti da 4,4 miliardi, pari a 1,64 dollari per azione, a 11,6 miliardi, e 4,39 dollari. I ricavi sono cresciuti del 23% annuo a 34,2 miliardi, contro i 33,6 miliardi del consensus di FactSet.
United Parcel Service ha registrato una perdita del 5,95%. Il gruppo delle spedizioni ha rivisto al ribasso gli obiettivi per il 2023; i ricavi sono attesi ora tra 91,3 e 92,3 miliardi di dollari, mentre il margine operativo adjusted è visto tra il 10,8% e l'11,3%.
IBM ha registrato un aumento del 4,85%. Il colosso di Armonk ha comunicato per il terzo trimestre profitti netti per 1,7 miliardi, pari a 1,84 dollari per azione, contro il rosso di 3,2 miliardi, e 3,54 dollari, del pari periodo dell'anno precedente. Su base rettificata, l'eps si è attestato a 2,20 dollari, contro i 2,12 dollari del consensus di FactSet. I ricavi sono saliti da 14,1 a 14,8 miliardi di dollari, anche in questo caso sopra ai 14,7 miliardi attesi dagli analisti.
Mattel ha registrato una perdita del 7,61%. Il gruppo dei giocattoli ha comunicato risultati per il terzo trimestre segnati da profitti netti sostanzialmente dimezzati da 290 milioni di dollari, pari a 80 centesimi per azione, a 146 milioni, e 41 centesimi. Su base rettificata, l'eps si è attestato a 82 centesimi, contro gli 86 centesimi del consensus di FactSet. I ricavi sono cresciuti invece del 9% annuo a 1,92 miliardi, in questo caso sopra agli 1,84 miliardi stimati dagli analisti.
Sul fronte macroeconomico, il prodotto interno lordo (PIL) nel terzo trimestre 2023 è cresciuto del 4,9% su base sequenziale annualizzata, in ulteriore accelerazione rispetto al 2,1% precedente. Si tratta della quinta espansione consecutiva e il dato è superiore al 4,7% del consensus. Le nuove richieste di sussidi di disoccupazione sono aumentate a 210.000 unità dalle 200.000 precedenti. Gli ordinativi di beni durevoli sono saliti del 4,7% mensile, mentre il deficit commerciale di beni in settembre è salito a 85,8 miliardi di dollari. L'indice Pending Home Sales a settembre ha fatto registrare variazioni pari a +1,1% m/m e -11,0% a/a.
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