La Piazza Affari si è mostrata poco mossa, con un aumento del 0,1% del FTSE MIB. Tuttavia, il titolo Moncler, le società petrolifere e Unicredit hanno registrato un calo, mentre il FTSE Italia All-Share ha aumentato dello 0,1%, il FTSE Italia Mid Cap dello 0,2% e il FTSE Italia STAR ha segnato un calo dello 0,2%.
I mercati azionari europei sono stati contrastati, con l'EURO STOXX 50 in calo dello 0,3%, il FTSE 100 in aumento dello 0,2%, il DAX in aumento dello 0,1%, il CAC 40 in calo dello 0,9% e l'IBEX 35 in aumento dello 0,6%.
I future sugli indici azionari americani sono risultati positivi, con il S&P 500 in aumento dello 0,5%, il NASDAQ 100 in aumento dello 0,9% e il Dow Jones Industrial in aumento dello 0,2%. Nella seduta precedente, l'S&P 500 ha registrato un calo dell'1,18%, il NASDAQ Composite del 1,76% e il Dow Jones Industrial dello 0,76%.
Il mercato azionario giapponese ha mostrato un progresso, con l'indice Nikkei 225 che ha chiuso in aumento del 1,27%. Le borse cinesi sono state positive, con l'indice CSI 300 di Shanghai e Shenzhen in aumento del 1,4% e l'Hang Seng di Hong Kong in aumento del 2,1%.
L'euro si è mantenuto sopra il minimo dal 18 ottobre rispetto al dollaro, raggiungendo un valore di circa 1,0555 dollari.
I BTP hanno mostrato un leggero peggioramento, mentre lo spread sul Bund si è mantenuto stabile a 199 punti base. Il rendimento del decennale è stato del 4,85%.
Il titolo Moncler ha registrato un forte ribasso del 5,8%, raggiungendo i minimi dal dicembre 2022. La società ha chiuso il terzo trimestre con ricavi pari a 669,7 milioni di euro, in crescita del 7% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, ma con un significativo rallentamento rispetto al +24% registrato nei primi sei mesi dell'anno.
STMicroelectronics ha registrato un calo del 2,2% dopo l'aumento del 4,97% di ieri. Nel terzo trimestre, i ricavi sono stati di 4,43 miliardi di dollari, in aumento del 2,5% rispetto all'anno precedente, superando il consensus. L'utile netto è leggermente diminuito del 0,8% a 1,09 miliardi. Per il quarto trimestre, il management prevede ricavi di 4,30 miliardi e un margine lordo del 46%. È stata leggermente rivista al ribasso la guidance per l'intero esercizio 2023, con ricavi previsti a 17,3 miliardi e un margine lordo del 48,1%.
Le società petrolifere hanno mostrato un aumento grazie al recupero del prezzo del petrolio dai minimi di ieri. Il Brent ha raggiunto i 89,30 dollari al barile e il WTI i 84,55 dollari al barile. Tenaris è aumentata del 0,9%, Saipem del 3,1%, Saras del 1,8% e d'Amico International Shipping dell'1,0%. Anche Eni ha registrato un aumento dell'0,9%, chiudendo il terzo trimestre con risultati in calo rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, ma migliori delle previsioni. L'utile operativo adjusted è stato di 3,014 miliardi di euro, in calo del 48% rispetto all'anno scorso ma superiore alle previsioni. L'utile netto adjusted è diminuito del 51% a 1,818 miliardi, mentre la produzione di idrocarburi è aumentata a 1,635 milioni di barili equivalenti al giorno.
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