La giornata di chiusura a Piazza Affari è stata poco movimentata, con il Ftse Mib che ha segnato un lieve calo dello 0,08%, chiudendo a 34.454 punti, in leggero arretramento rispetto ad altri listini europei. Tra le azioni in evidenza, Azimut ha registrato un aumento del 2,85% dopo la cessione della quota in Kennedy Lewis, mentre Campari è salito del 1,5%. Al contrario, Banca Popolare di Sondrio ha perso il 2,5%, seguita da Telecom Italia (-1,9%) e Diasorin (-1,85%).
Nel corso della giornata sono state diffuse le minute della Bce, secondo le quali "la data per un primo taglio dei tassi comincia ad essere più chiaramente visibile" e "gli argomenti a favore di un taglio si stanno rafforzando".
A livello macroeconomico, i prezzi alla produzione nell'eurozona sono diminuiti dell'1% su base mensile e dell'8,3% su base annua, mentre in Italia il Pmi servizi e composito hanno superato le attese, raggiungendo rispettivamente 53,5 e 54,6 punti a marzo.
Negli Stati Uniti, in attesa del report sull'occupazione di domani, l'aggiornamento settimanale sulle richieste di disoccupazione ha superato le stime, indicando un leggero indebolimento del solido mercato del lavoro americano. Il presidente della Fed, Jerome Powell, ha ribadito che i tagli dei tassi saranno effettuati solo se i dati lo permetteranno.
Lo spread Btp-Bund si è ridotto a 138 punti base, con il rendimento del decennale italiano ancora in calo al 3,74% e quello del Bund al 2,36%.
Nel mercato delle materie prime, il petrolio Brent si è mantenuto sopra gli 89 dollari al barile dopo la decisione dell'Opec+ di confermare i tagli alla produzione fino a fine giugno. L'oro ha registrato un lieve calo dopo aver toccato un nuovo massimo storico sopra i 2.300 dollari l'oncia.
Sul fronte valutario, il cambio euro/dollaro si è rafforzato a 1,086, mentre il dollaro/yen è rimasto su livelli elevati a 151,7, con speculazioni su un possibile intervento delle autorità giapponesi per contrastare l'indebolimento dello yen.
(Redazione Traderlink)