Il mercato azionario italiano ha registrato ulteriori progressi, con particolare brillantezza da parte di Tenaris e STM, portando il FTSE MIB a +0,6%. Altri indici positivi includono il FTSE Italia All-Share +0,6%, il FTSE Italia Mid Cap +0,3%, e il FTSE Italia STAR +0,8%. In Europa, i mercati azionari sono stati in territorio positivo, con l'Euro Stoxx 50 +1,0%, il FTSE 100 -0,1%, il DAX +1,0%, il CAC 40 +0,6%, e l'IBEX 35 +0,2%. I future sugli indici azionari americani sono brillanti, con il S&P 500 +1,1%, il NASDAQ 100 +1,9%, e il Dow Jones Industrial +0,2%. Le chiusure dei principali indici USA nella sessione precedente sono state: S&P 500 +0,13%, NASDAQ Composite -0,32%, e Dow Jones Industrial +0,13%.
Il mercato azionario giapponese ha registrato un'accelerazione, raggiungendo un nuovo massimo storico con l'indice Nikkei 225 che ha chiuso a +2,19%. Anche le borse cinesi hanno registrato performance positive, con l'indice CSI 300 di Shanghai e Shenzhen a +0,86% e l'indice Hang Seng di Hong Kong a +1,45%. L'euro si è rafforzato contro il dollaro, toccando il massimo dal 2 febbraio, con l'EUR/USD attualmente a 1,0855 circa. I BTP hanno registrato un rendimento negativo, con lo spread sul Bund a 149 bp.
Tenaris ha registrato un balzo del +9,6% raggiungendo i massimi da inizio novembre grazie ai dati del quarto trimestre 2023 che hanno superato le attese. STMicroelectronics ha registrato un aumento del +3,8% trainato dal settore dei semiconduttori, in seguito ai risultati positivi di NVIDIA nel quarto trimestre. Stellantis ha guadagnato lo +0,9% annunciando l'avvio nel 2025 della produzione di furgoni elettrici di medie dimensioni in Inghilterra.
In ambito bancario, MPS è salita del +1,4% nonostante le indiscrezioni su un nuovo collocamento di azioni da parte del Tesoro, mentre BPER Banca ha guadagnato lo +0,8% grazie all'aumento del target da parte di Deutsche Bank. Ci sono anche voci di manovre politiche riguardanti un'eventuale integrazione tra MPS e Banco BPM.
Oggi sono attesi importanti dati macroeconomici, tra cui l'inflazione nella zona euro e i verbali della riunione di gennaio della BCE. Negli Stati Uniti, si guarda alle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione, agli indici PMI globali di S&P per il settore manifatturiero e dei servizi, alle vendite di abitazioni esistenti e alla variazione settimanale delle scorte di petrolio secondo l'EIA.
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