Apertura in modesto rialzo per le borse europee. A Piazza Affari, il Ftse Mib ha guadagnato lo 0,4% raggiungendo i 27.390 punti. Tra le azioni più performanti troviamo Prysmian (+1,6%) e Stm (+1,6%), mentre Iveco (-0,7%) e Unicredit (-0,6%) registrano un calo, quest'ultima avvia oggi la prima tranche del buyback 2023.
Mediobanca (+0,5%) ha ottenuto una risposta positiva dopo l'assemblea che ha confermato i manager attuali, garantendo la continuità nell'azienda. Tim, d'altro canto, ha registrato poca variazione dopo l'offerta di Merlyn, un'alternativa all'offerta di KKR che è stata già respinta dal governo. Amplifon ha ottenuto un lieve progresso (+0,5%) in occasione del Consiglio di Amministrazione sui conti.
In giornata sono previsti i dati sull'inflazione in Germania, mentre in Spagna l'indice dei prezzi al consumo di ottobre ha mostrato una crescita del 3,5% su base annua armonizzata, in aumento rispetto al 3,3% di settembre, con un Cpi base all'5,2% (precedentemente 5,8%).
Domani l'attenzione sarà rivolta all'inflazione nell'eurozona, che si prevede in rallentamento, oltre ai dati del PIL dell'Italia e dell'area euro. Venerdì saranno pubblicati i dati americani sul mercato del lavoro.
Si presta anche attenzione alla politica monetaria, con le riunioni della Banca del Giappone (martedì), della Federal Reserve (mercoledì) e della Bank of England (giovedì). Nel frattempo, continua la stagione delle trimestrali, con Apple che presenterà i risultati giovedì dopo la chiusura dei mercati.
Per quanto riguarda l'obbligazionario, lo spread tra i titoli di stato italiani (Btp) e quelli tedeschi (Bund) si è ridotto a 194 punti base, con il rendimento del decennale italiano in calo al 4,72%, mentre il rendimento del Tesoro statunitense si è attestato al 4,84%. Venerdì sera l'agenzia di rating DBRS ha confermato il rating dell'Italia a BBB con outlook stabile.
Le materie prime sono in calo, a seguito di una parziale diminuzione delle preoccupazioni riguardo a un'estensione del conflitto tra Israele e Hamas. Il prezzo del petrolio Brent è sceso sotto gli 88 dollari al barile, mentre il prezzo dell'oro è tornato al di sotto dei 2.000 dollari l'oncia (1.995$). Invece, il prezzo del gas è in aumento e si avvicina ai 53€/MWh, dopo che l'arresto delle importazioni in Egitto ha destato preoccupazioni sulle forniture in Europa. Sul fronte del Forex, l'euro/dollaro è in calo a 1,055, mentre lo yen si mantiene a 149,5 rispetto al dollaro.
(Redazione Traderlink)