Piazza Affari in crescita: la performance positiva di Leonardo e Interpump.

14/02/2024 17:38

Piazza Affari in crescita: la performance positiva di Leonardo e Interpump.
La giornata di oggi ha visto un rialzo per Piazza Affari e le altre borse europee, dopo i cali della vigilia causati dall'inflazione Usa peggiore delle attese. Il Ftse Mib ha chiuso con un progresso dello 0,6% a 31.329 punti, trainato dalle performance positive di Leonardo (+6,1%) dopo le dichiarazioni della Nato riguardo ai target di spesa per la difesa.
Altri titoli in evidenza sono stati Interpump (+5,3%) grazie ai risultati e Nexi (+4,2%), che sta trattando con F2i per la rete interbancaria e ha già rifiutato una prima offerta da 800 milioni. Al contrario, Pirelli (-1,2%) e Bper (-1,1%) hanno chiuso in negativo. Telecom Italia (+1,9%) è stata al centro dell'attenzione nel giorno del Cda per l'approvazione dei conti, mentre Reuters riporta che l'autorità di regolamentazione UE vorrebbe "alleggerire" le norme sulle fusioni per le telecomunicazioni mobili.

Nel frattempo, è stata diffusa la seconda lettura del Pil dell'eurozona relativo al quarto trimestre, che si è confermato stagnante su base trimestrale, come previsto. Nel Regno Unito, l'inflazione è cresciuta del 4% su base annua e ha registrato un calo dello 0,6% tra dicembre e gennaio, superando le aspettative.
Il vicepresidente della Bce, De Guindos, ha ribadito la cautela sui tagli dei tassi, affermando che non bisogna cedere alla tentazione di procedere troppo presto. Lo spread tra i Btp e i Bund si è ridotto a 151 bp, con il rendimento del decennale italiano al 3,86% e quello del Bund al 2,35%, mentre i Treasury decennali Usa si sono attestati al 4,28%.

Per quanto riguarda le materie prime, il prezzo del petrolio Brent si aggira intorno a 82,7 dollari al barile, dopo l'aumento delle scorte statunitensi di greggio emerso dai dati settimanali dell'Eia. Sul fronte valutario, il cambio euro/dollaro si è mantenuto poco sopra quota 1,07, mentre il dollaro/yen si è rafforzato ulteriormente a 150,6 suscitando preoccupazioni tra le autorità giapponesi per la debolezza della valuta locale.

(Redazione Traderlink)

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