La giornata di oggi è stata positiva per Piazza Affari, con il Ftse Mib che ha registrato un aumento dell'1,3% a 30.623 punti. Nonostante il crollo di Saipem (-12,7%) a causa di un incidente a un oleodotto in Australia e di un report di Morgan Stanley secondo cui Saudi Aramco ha abbandonato i piani di aumento della capacità produttiva, il settore delle trivellazioni è stato frenato. Alcune azioni, come Telecom Italia (-2,1%) e Tenaris (-2%), hanno registrato un calo, mentre altre, come Stellantis (+3,8%), Intesa (+3,4%), Banco Bpm (+3,1%) e Bper (+2,8%), hanno registrato un aumento.
A livello macroeconomico, l'economia dell'area euro è rimasta stagnante nel quarto trimestre, evitando una recessione tecnica nella seconda metà dell'anno. Anche in Germania la situazione è stata leggermente migliore delle attese, grazie alla revisione della lettura del terzo trimestre, sebbene l'ultimo trimestre del 2023 abbia registrato una diminuzione dello 0,3%. In Francia, il PIL è rimasto stabile sia nel terzo che nel quarto trimestre, mentre in Italia il periodo ottobre-dicembre è stato caratterizzato da una variazione positiva dello 0,2%, dopo lo 0,1% dei tre mesi precedenti. In Spagna, la crescita nel quarto trimestre è stata addirittura del +0,6%, dopo l'espansione dello 0,4% nel terzo trimestre. L'inflazione armonizzata in Spagna è salita al 3,5% a gennaio, in attesa dei dati sull'inflazione dell'eurozona di giovedì.
Negli Stati Uniti, l'indice di fiducia dei consumatori del Conference Board è salito ai massimi dal dicembre 2021, a 114,8 punti, mentre il report JOLTS sui posti di lavoro vacanti ha evidenziato un aumento delle offerte a 9 milioni, sui massimi degli ultimi tre mesi, sollevando preoccupazioni per un possibile aumento dei salari in attesa del rapporto di venerdì sul mercato del lavoro statunitense. In serata sono attese le trimestrali di Microsoft, Alphabet e AMD, dopo quelle di Pfizer e General Motors.
Nei prossimi giorni, l'attenzione sarà focalizzata sulle riunioni della Fed e della BoE, sui dati sull'inflazione dell'eurozona e sulle trimestrali delle grandi aziende tecnologiche di Wall Street, per poi concludere con i dati sul mercato del lavoro americano di venerdì. Sul fronte obbligazionario, lo spread Btp-Bund si è ampliato a 153 bp, con il rendimento del decennale italiano in calo al 3,79% e quello del Bund al 2,27%, mentre i Treasury decennali degli Stati Uniti sono saliti al 4,07%. Per quanto riguarda le materie prime, il petrolio Brent ha superato di nuovo i 82 dollari al barile, con timori di una nuova escalation di tensioni in Medio Oriente e in attesa del comitato di monitoraggio dell'OPEC+ di giovedì, che non dovrebbe modificare l'attuale politica produttiva. Sul fronte valutario, il cambio euro/dollaro è rimasto intorno a 1,084, mentre il dollaro/yen si è apprezzato a 147,9 yen.
(Redazione Traderlink)