**Piazza Affari negativa. Mediobanca in forte calo dopo la trimestrale. FTSE MIB -0,6%.** Il FTSE MIB ha registrato una flessione dello 0,6%, mentre il FTSE Italia All-Share è sceso dello 0,7%. Anche gli altri indici, come il FTSE Italia Mid Cap e il FTSE Italia STAR, hanno mostrato performance negative, rispettivamente -0,8% e -1,0%. I mercati azionari europei sono in rosso, con l'Euro Stoxx 50, FTSE 100, DAX e CAC 40 tutti in calo tra lo 0,6% e l'1,0%. I future sugli indici americani sono sotto la parità, con S&P 500 e NASDAQ 100 a -0,1%.
Nella seduta precedente, i principali indici statunitensi hanno chiuso in territorio positivo, con il S&P 500 a +0,10%, il NASDAQ Composite a +0,06% e il Dow Jones Industrial a +0,69%, raggiungendo nuovi massimi storici. Il mercato azionario giapponese ha mostrato debolezza, con l'indice Nikkei 225 a -0,40%, mentre le borse cinesi hanno chiuso in negativo, con l'indice CSI 300 a -1,10% e l'indice Hang Seng a -2,84%. L'euro è in flessione, toccando i minimi dal 22 aprile contro il dollaro, con un cambio attuale di circa 1,0630.
**BTP e spread in lieve peggioramento.** Il rendimento del BTP decennale è salito al 3,61%, con lo spread sul Bund a 127 punti base. Mediobanca ha subito una massiccia flessione del 6,6%, scendendo ai minimi dal 16 agosto dopo la pubblicazione dei risultati del primo trimestre 2024-2025. Nonostante i profitti di 330 milioni di euro, in calo del 6,1% rispetto all'anno precedente ma superiori alle attese, la guidance è stata rivista al ribasso per quanto riguarda i ricavi e gli RWA. Tuttavia, il settore bancario ha mostrato segni positivi, con l'indice FTSE Italia Banche in crescita dello 0,1%.
BPER Banca ha guadagnato il 2,7%, Banco BPM lo 0,9%, Banca MPS lo 0,8% e Unicredit lo 0,5%. Leonardo ha registrato un incremento dell'1,6%, raggiungendo i massimi dal settembre 2000, grazie a un accordo preliminare con Iveco Group (+2,3%) per la fornitura di componenti per una joint venture relativa a un importante programma dell'Esercito Italiano.
**Settore lusso in difficoltà.** Il settore lusso ha subito vendite, probabilmente a causa dei timori per l'economia cinese, un mercato fondamentale per le aziende del settore. Moncler ha perso il 2,5%, Brunello Cucinelli il 2,8% e Salvatore Ferragamo il 3,3%. A Londra, Burberry ha registrato un calo del 6%, portando la perdita complessiva a -12% dai massimi di ieri pomeriggio, in seguito a notizie contrastanti su un'offerta da parte di Moncler.
**Tinexta continua a perdere terreno.** L'emorragia di Tinexta non si ferma, con un calo del 4,8%, raggiungendo i minimi dal 2020. Dopo l'annuncio della rinuncia delle deleghe operative da parte dell'amministratore delegato di Tinexta Cyber, Marco Comastri, il titolo ha continuato a scendere. Infine, l'agenda macroeconomica odierna prevede la pubblicazione dell'indice di fiducia degli investitori istituzionali ZEW in Germania alle 11:00.
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