Le borse europee hanno avuto un avvio poco mosso in una settimana ricca di appuntamenti, soprattutto sul fronte delle banche centrali. A Piazza Affari, il Ftse Mib ha registrato un lieve rialzo dello 0,15% a 33.990 punti, con Mps in testa con un aumento del 3,3%, seguito da Diasorin e Leonardo con rispettivamente +1,7% e +1,6%. Al contrario, Brunello Cucinelli e Nexi hanno registrato un calo del 1,7% e del 1,6%.
L'agenda macro di oggi è relativamente tranquilla, con i dati finali sull'inflazione dell'eurozona di febbraio che seguono le notizie sulla produzione industriale e le vendite al dettaglio in Cina, in linea con le stime o addirittura superiori.
Nei prossimi giorni, l'attenzione sarà soprattutto rivolta alla riunione della Fed, non tanto per la prevista conferma dei tassi invariati, ma piuttosto per l'aggiornamento dei "dot plot", ovvero le proiezioni dei funzionari sulla politica monetaria. Importanti saranno anche i meeting della Bank of England e della Bank of Japan, la quale potrebbe porre fine all'era dei tassi negativi. In programma anche i discorsi di alcuni membri della Bce, inclusa la presidente Lagarde, oltre al monitoraggio degli indici Pmi e dell'inflazione nel Regno Unito.
Sul fronte obbligazionario, lo spread tra i Btp e i Bund oscilla intorno ai 124 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,68% e quello del Bund al 2,44%.
Tra le materie prime, il prezzo del petrolio Brent si avvicina ai 86 dollari al barile. Sul mercato valutario, il cambio euro/dollaro si attesta a 1,089 e il dollaro/yen a 149,1 yen per dollaro.
(Redazione Traderlink)