L'indice Ftse Mib di Milano ha concluso la giornata con un rialzo dell'1,2%, portando il totale a 28.889 punti. Questo segna un trend positivo per Piazza Affari e le borse europee. Alcuni dei migliori performer sono stati Erg, che ha registrato un +2,5%, Stm con un +2,1% e Unicredit con un +1,9%. Tuttavia, Nexi ha registrato un calo dello 0,6%.
Oltre oceano, S&P 500 e Nasdaq hanno visto un aumento significativo rispettivamente del 1% e dell'1,6%, a seguito dei recenti dati macroeconomici. Le offerte di lavoro negli Stati Uniti sono scese a 8,83 milioni, il livello più basso degli ultimi due anni, segnalando un equilibrio nel mercato del lavoro che potrebbe alleviare le pressioni inflazionistiche. La fiducia dei consumatori negli Stati Uniti è diminuita più del previsto, a causa dell'incertezza economica e delle persistenti preoccupazioni legate all'inflazione.
Di conseguenza, i mercati ritengono meno probabile un aumento dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve a settembre, in attesa del rapporto sull'occupazione di venerdì. Saranno inoltre importanti i dati sull'inflazione dell'Eurozona previsti per giovedì, cruciali per le decisioni della Banca Centrale Europea.
Nel frattempo, sull'intercambio valutario, l'euro/dollaro è risalito a 1,085 mentre il dollaro/yen oscilla intorno a 146. Per quanto riguarda le materie prime, il petrolio Brent si mantiene sopra gli 84 dollari al barile, mentre il prezzo del gas naturale in Europa ha subito una flessione dell'8% a 35 €/Mwh, principalmente a causa della debole domanda che bilancia le preoccupazioni sugli scioperi annunciati in Australia. Il Bitcoin ha registrato un balzo del 5% dopo che Grayscale ha ricevuto l'approvazione per un ETF sulla criptovaluta negli Stati Uniti.
Infine, nel mercato obbligazionario, lo spread Btp-Bund si è ridotto a meno di 164 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 4,14%.
(Redazione Traderlink)