Piazza Affari e il bilancio di fine anno, quali i titoli in evidenza per migliori e peggiori performance?

Redazione Traderlink Redazione Traderlink - 30/12/2024 12:36

Piazza Affari e il bilancio di fine anno, quali i titoli in evidenza per migliori e peggiori performance?

Il 2024 è stato un anno fruttuoso per Piazza Affari e per i principali mercati azionari globali. Dal primo gennaio al 27 dicembre, l'indice Ftse Mib delle maggiori capitalizzazioni di Borsa Italiana ha registrato una crescita superiore al 12,5%, superando i 34 mila punti. Questo risultato colloca Piazza Affari al terzo posto tra i principali mercati azionari europei, dietro al Dax di Francoforte (+19,3%) e all'Ibex di Madrid (+14,15%). 

A guidare l'incremento a Milano sono stati i titoli finanziari, tra cui banche e assicurazioni. Su dieci titoli con le migliori performance, sette appartengono a questo settore. 

Focus su Unipol, Generali e.. 

Unipol, con una crescita delle quotazioni di quasi il 130%, ha occupato il primo posto, grazie a un notevole miglioramento dei risultati operativi e a una strategia di espansione ben accolta. Generali, con un aumento del 41,45%, pur essendo notevolmente distante, ha raggiunto un risultato degno di nota. Tra i primi dieci titoli del Ftse Mib, spicca il buon risultato di Leonardo (+73,09%), leader europeo nel settore della difesa, in un contesto geopolitico turbolento e di rapida espansione della spesa militare. Anche Saipem (+67,3%) e Prysmian (+49,45%), pilastri dell'industria italiana, hanno registrato una crescita a due cifre. 

Settore bancario in buona forma

Nel settore bancario, Mps ha registrato una performance del 114,3%, spinta dall'incremento dell'utile e dalle continue speculazioni sull'eventuale destino del gruppo in vista dell'uscita del Tesoro dall'azionariato della banca. Seguono Banco Bpm (+60,79%) e Unicredit (+53,50%), acquistate abbondantemente sia per le speculazioni che per i solidi risultati di bilancio, legati all'Opa lanciata da Piazza Gae Aulenti su Banco Bpm. Anche altre banche italiane, meno coinvolte in ipotesi di riorganizzazione proprietaria, hanno registrato notevoli aumenti. Da Intesa Sanpaolo (+44,31%) a Banca Mediolanum (+32,98%), spinta dalla crescita del risparmio gestito. 

I peggiori del 2024

I maggiori ribassi, invece, hanno interessato alcuni grandi gruppi industriali, energetici e le utilities. La peggiore performance è stata quella di STM, in flessione del 47,65%, a causa della dura competizione nel settore dei microchip. Stellantis ha subito un calo del 41,42%, in linea con la contrazione del settore automobilistico in tutta Europa. Campari, con un ribasso del 41,42%, ha risentito di un inaspettato cambio di management. I dividendi elevati hanno contribuito a migliorare in parte il risultato finale. Eni, nonostante un -17,5%, ha limitato le perdite grazie a un dividendo del 7,5%. Anche Enel, in sostanziale parità, ha ottenuto un risultato complessivamente positivo grazie a un dividendo superiore al 6%. 

Per il 2025, gli analisti e gli strategist di portafoglio prevedono ancora buone performance dall'investimento azionario, soprattutto in Europa, dove i tassi di interesse sono in calo. A Wall Street, nonostante l'incremento del Nasdaq e dell'S&P 500 di poco inferiore al 30%, pesano le valutazioni esageratamente alte e una possibile maggiore cautela della Fed nelle decisioni di taglio dei tassi.

(Redazione)

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