Piazza Affari ha registrato una penalizzazione a causa dello stacco dei dividendi, mentre lo spread ha avuto una buona performance dopo la decisione di Moody's. Il FTSE MIB ha segnato -0,3%, mentre il FTSE Italia All-Share -0,2%, il FTSE Italia Mid Cap +0,3% e il FTSE Italia STAR +0,4%. L'impatto negativo dei dividendi sul FTSE MIB è stato di circa lo 0,8%.
Nel contesto europeo, i mercati azionari sono incerti: EURO STOXX 50 -0,1%, FTSE 100 -0,2%, DAX -0,2%, CAC 40 +0,2%, IBEX 35 +0,7%. I future sugli indici azionari americani sono al di sopra della parità: S&P 500 +0,1%, NASDAQ 100 +0,1%, Dow Jones Industrial +0,0%. Nella seduta precedente, i principali indici USA hanno chiuso con S&P 500 +0,13%, NASDAQ Composite +0,08% e Dow Jones Industrial +0,01%.
Il mercato azionario giapponese ha chiuso in rosso, con l'indice Nikkei 225 a -0,59%. Le borse cinesi, invece, sono positive, con l'indice CSI 300 di Shanghai e Shenzhen a +0,23% e l'Hang Seng di Hong Kong a +1,86%. L'euro è ai massimi dal 31 agosto contro il dollaro, con EUR/USD che quota circa 1,0930.
I BTP e lo spread sono in miglioramento dopo la decisione di Moody's di portare l'outlook sul rating dell'Italia da negativo a stabile. Il rendimento del decennale è al 4,33% e lo spread sul Bund è di 173 bp. Nel settore bancario, a parte lo stacco dei dividendi da parte di Intesa Sanpaolo e Mediobanca, i bancari sono in buona forma, con Banca MPS a +2,5%, seguita da BPER Banca a +1,4% e Banco BPM a +1,0%.
Anche Unicredit è in rialzo, a +1,4% a 25,3850 euro, beneficiando della decisione di Moody's. Leonardo guadagna terreno, con un aumento del 1,7%. I petroliferi hanno una buona performance nonostante il leggero arretramento del greggio dai massimi toccati mercoledì scorso. I future gennaio segnano per il Brent 80,95 $/barile e per il WTI 76,40 $/barile.
Eni è a +1,0%, Tenaris a +0,6%, Saipem a +1,4% e Saras a +1,6%. Generali, invece, registra una diminuzione del 1,0% a 19,26 euro, confermando la sua debolezza dopo i dati dei primi nove mesi del 2023 in linea o leggermente al di sotto delle attese. JP Morgan ha ridotto il target da 22,50 a 22,00 euro per Generali.
Per quanto riguarda gli appuntamenti macroeconomici di oggi, alle 16:00 negli USA è atteso l'indice anticipatore (Conference Board).
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