Il mercato azionario di Milano ha chiuso in cima alle borse europee, con un aumento dello 0,99% del Ftse Mib a 27.778,32 punti. Tra le aziende più capitalizzate della Piazza Affari, spiccano Saipem (+4,7%), Iveco (+3,7%), Finecobank (+3%) e Bper Banca (+2,7%), mentre Amplifon (-1,7%), Terna (-0,9%) e Inwit (-0,8%) hanno registrato perdite.
Nel frattempo, Wall Street è in movimento poco significativo dopo i dati sul mercato del lavoro di giugno. Il rapporto del Dipartimento del Lavoro ha rivelato che i non agricoli sono stati inferiori alle aspettative, ma ancora alti (209mila), con un tasso di disoccupazione in diminuzione al 3,6% e una crescita sostenuta dei salari medi orari (+4,4% su base annua).
Questi numeri indicano un rallentamento parziale, ma lasciano ancora spazio per un'altra stretta dei tassi da parte della Federal Reserve a settembre, dopo quella di luglio che ormai è data per scontata. Nel frattempo, in Europa, la produzione industriale tedesca ha registrato una diminuzione dello 0,2% a maggio, alimentando i timori di una terza contrazione consecutiva del PIL nel secondo trimestre dell'anno.
In Italia, le vendite al dettaglio di maggio sono aumentate sorprendentemente dello 0,7% su base congiunturale. I rendimenti sono in calo sulle scadenze più brevi, con il rendimento del biennale statunitense al 4,91%, mentre quello del decennale si mantiene intorno al 4,03%. In Europa, lo spread tra i titoli di stato italiani e quelli tedeschi si è ridotto a 171 punti base, con il rendimento del decennale italiano in calo al 4,34%.
Nel mercato valutario, l'euro/dollaro è risalito a 1,095 e il dollaro/yen è sceso a 142,3. Tra le materie prime, il prezzo del petrolio (Brent) ha superato i 77 dollari al barile, dirigendosi verso un secondo guadagno settimanale dopo che l'Arabia Saudita e la Russia hanno ridotto le forniture e le scorte di petrolio degli Stati Uniti sono diminuite.
(Redazione Traderlink)