Altre borse europee hanno registrato una seduta positiva, con il Ftse Mib in aumento dello 0,8% a 30.326 punti. I titoli che hanno registrato maggiori acquisti sono stati Diasorin (+5,2%), Interpump (+4,2%) e Stellantis (+2,9%). Al contrario, hanno perso terreno i petroliferi Saipem (-2,2%), Tenaris (-1,8%) ed Eni (-1,2%), a causa dei ribassi delle quotazioni del petrolio.
Durante la giornata sono stati pubblicati i dati Adp di novembre sull'occupazione nel settore privato statunitense. I nuovi posti di lavoro (103 mila) sono risultati inferiori alle aspettative, confermando un graduale rallentamento del mercato del lavoro in attesa del rapporto sull'occupazione di venerdì. Questo alimenta le scommesse su un possibile taglio dei tassi da parte della Federal Reserve già a marzo, nonostante la cautela del presidente Powell e degli altri membri del Fomc. Inoltre, la Banca del Canada ha deciso di mantenere invariati i tassi di interesse per la terza volta consecutiva, al 5%. Le aspettative di un allentamento più rapido della politica monetaria hanno portato ad un calo dei rendimenti obbligazionari. Il rendimento del decennale italiano è sceso sotto il 4% (a 3,95%) e lo spread Btp-Bund si è ridotto a 173 punti base. Nel frattempo, il rendimento del Treasury a 10 anni è sceso al 4,14% e quello del Bund al 2,22%.
Nel mercato delle materie prime, i prezzi del petrolio hanno registrato un forte calo, toccando minimi dall'inizio di luglio. Il Brent è sceso sotto i 75 dollari al barile a causa di un'onda di esportazioni statunitensi e dei dubbi sulla capacità dell'Opec+ di rispettare i tagli alla produzione pianificati. Questo ha generato preoccupazioni per un eccesso di offerta di petrolio, nonostante la diminuzione delle scorte americane evidenziata dai dati Eia.
Sul mercato valutario, l'euro/dollaro si è mantenuto al di sotto di quota 1,08, mentre il dollaro/yen si è posizionato poco sopra 147. Infine, il prezzo del Bitcoin continua ad aumentare e si aggira intorno ai 44.000 dollari.
(Redazione Traderlink)