Le borse europee hanno trascorso una giornata piuttosto tranquilla, concentrandosi principalmente sui risultati trimestrali delle aziende. A Piazza Affari, il Ftse Mib ha chiuso in rialzo dello 0,3% a 31.156 punti, con Iveco Group in testa (+7,7%) dopo la presentazione dei conti, seguita da Leonardo (+3,3%), che ha confermato le previsioni per il 2023. Al contrario, le utilities Hera (-2,4%), A2a (-2,6%) ed Erg (-2,7%) hanno registrato un calo.
A Wall Street, l'S&P 500 ha raggiunto un nuovo record sopra i 5.000 punti, mentre la revisione dei dati sull'inflazione (CPI) non ha mostrato grandi cambiamenti, alimentando la speranza di un rallentamento dei prezzi e di possibili tagli dei tassi nel breve termine.
Dall'agenda macroeconomica sono arrivati i dati italiani sulla produzione industriale di dicembre, che sono aumentati dell'1,1% rispetto al mese precedente, superando le aspettative.
Nella prossima settimana, l'attenzione sarà principalmente focalizzata sui dati americani sull'inflazione (martedì) e sulle vendite al dettaglio, oltre che sui discorsi dei banchieri centrali, tra cui quello di Christine Lagarde per la BCE. Sarà inoltre importante seguire la stagione degli utili delle aziende in Europa e in Italia.
Nel mercato obbligazionario, lo spread tra i titoli di Stato italiani e tedeschi supera i 157 punti base, con il rendimento del decennale italiano in aumento al 3,95% e quello del Bund al 2,38%. Nel frattempo, i Treasury decennali statunitensi sono saliti al 4,18%.
Per quanto riguarda le materie prime, il prezzo del petrolio Brent si è stabilizzato sopra i 81 dollari al barile dopo gli aumenti registrati questa settimana. Sul fronte valutario, il cambio euro/dollaro è rimasto poco mosso a 1,078, mentre il dollaro/yen si è attestato a 149,3.
(Redazione Traderlink)