La giornata di trading si è chiusa con una leggera crescita per Piazza Affari e le altre borse europee, mentre Wall Street ha registrato un andamento contrastato nell'ultima sessione di novembre, che è stato complessivamente positivo per i mercati azionari. Il Ftse Mib ha terminato la giornata con un aumento dello 0,2% a 29.737 punti, grazie agli acquisti su Saipem (+3,4%) e Tenaris (+2,7%), mentre Ferrari (-1,4%) e Unicredit (-1,3%) hanno registrato una flessione.
La giornata è stata ricca di appuntamenti macroeconomici, a cominciare dai dati sull'inflazione dell'eurozona, che è rallentata al 2,4%, con un dato core al 3,6%. In Italia, i prezzi al consumo armonizzati hanno registrato un rallentamento all'0,7%, mentre negli Stati Uniti il core Pce è passato dal 3,7% al 3,5%.
Questi numeri rafforzano la prospettiva di tassi stabili nelle prossime riunioni della Banca Centrale Europea e della Federal Reserve, mentre gli operatori intensificano le scommesse sui tagli al costo del denaro nel 2024. È atteso per domani un discorso del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell.
I segnali provenienti dall'economia e dalla politica monetaria negli ultimi giorni hanno favorito una discesa dei rendimenti obbligazionari, che oggi però risalgono a causa dei dubbi che i movimenti dei giorni scorsi siano stati eccessivi. Il rendimento del Treasury decennale si è riportato al 4,32%, quello del Bund al 2,45% e quello del Btp al 4,22%, con lo spread tra il decennale italiano e tedesco in aumento a 177 punti base.
Sul mercato dei cambi, l'euro/dollaro è sceso a 1,091, mentre il dollaro/yen si è apprezzato a 147,8. Per quanto riguarda le materie prime, il prezzo del petrolio Brent ha registrato una perdita del 3% e è tornato a 80 dollari al barile, nonostante i tagli supplementari di produzione decisi dall'OPEC+, anche se i dettagli dell'accordo tra i Paesi produttori rimangono incerti.
(Redazione Traderlink)