La giornata di negoziazione a Piazza Affari si è aperta con un trend al ribasso, con vendite che hanno interessato soprattutto i settori bancario e petrolifero. Il FTSE MIB ha registrato un calo dello 0,6%. Allo stesso modo, il FTSE Italia All-Share ha segnato un -0,6%, il FTSE Italia Mid Cap un -0,2% e il FTSE Italia STAR un -0,1%. Nei mercati azionari europei, i principali indici hanno chiuso in territorio negativo con l'Euro Stoxx 50 -0,4%, il FTSE 100 -0,5%, il DAX -0,4%, il CAC 40 -0,3% e l'IBEX 35 -0,4%.
I future sugli indici azionari americani si sono mossi al di sotto della parità, con il S&P 500, il NASDAQ 100 e il Dow Jones Industrial tutti segnanti un -0,1%. Nella sessione precedente, i principali indici statunitensi avevano chiuso in modo misto: il S&P 500 con un +0,11%, il NASDAQ Composite con un +0,56% e il Dow Jones Industrial con un -0,30%.
Il mercato azionario giapponese ha mostrato debolezza, con l'indice Nikkei 225 che ha chiuso a -0,22%. Al contrario, le borse cinesi hanno registrato performance positive, con l'indice CSI 300 di Shanghai e Shenzhen che ha chiuso in rialzo del +0,75% e l'Hang Seng di Hong Kong che al momento segna un +0,3%.
Nel mercato valutario, l'euro ha perso terreno rispetto al dollaro, scendendo a 1,0890 circa dopo aver toccato il minimo dal 21 marzo a 1,0916. Sul fronte dei titoli di Stato, i BTP hanno registrato un andamento positivo, con uno spread in lieve peggioramento: il rendimento del decennale è stato del 3,86% (rispetto al 3,90% della chiusura precedente) e lo spread sul Bund è stato di 131 punti base (rispetto ai 130 precedenti).
I titoli del settore petrolifero hanno subito una flessione a causa del calo del prezzo del greggio, che ha toccato minimi da inizio febbraio. Il future agosto sul Brent ha segnato 77,35 dollari al barile, mentre il future luglio sul WTI si è attestato a 73,05 dollari al barile. A seguito di ciò, Eni ha perso il 1,7%, Tenaris il 1,4% e Saipem il 2,6%.
Anche i titoli bancari hanno registrato vendite, con l'indice FTSE Italia Banche in calo del 1,4% e l'EURO STOXX Banks del 1,0%. Banca MPS ha perso il 2,9%, BPER Banca il 2,5%, Banco BPM il 1,6% e Unicredit il 1,7%. Pirelli & C. ha segnato un -1,8% a 5,9040 euro, dopo il report di Bernstein che ha avviato la copertura sul titolo con giudizio market-perform e prezzo obiettivo a 6,20 euro.
Telecom Italia ha registrato un -1,2%, ritracciando il rialzo del 4,13% della sessione precedente. Il Tribunale di Milano ha respinto la richiesta di Vivendi di esibizione di documenti relativi alla vendita di NetCo a KKR, fissando per il 5 novembre l'ultima udienza sul ricorso dei francesi contro l'operazione. Al contrario, Generali ha resistito con un +0,0% a 23,65 euro grazie all'incremento del prezzo obiettivo da parte di Citigroup a 28,70 euro e all'inserimento nella Focus List europea.
STMicroelectronics ha registrato un aumento del +1,3% grazie all'annuncio della firma di un accordo a lungo termine con Geely Auto Group per la fornitura di carburo di silicio (SiC) per veicoli elettrici a batteria di fascia medio-alta. Geely è il principale produttore di auto in Cina, con vendite in crescita nel settore dei veicoli a nuova energia.
Ariston Holding ha registrato un balzo in avanti del +6,7% a 4,89 euro, a seguito dell'upgrade da neutral a buy da parte di Citigroup con un prezzo obiettivo ridotto a 5,80 euro. Infine, l'agenda macroeconomica di oggi prevede negli USA l'indice JOLTS alle 16:00 e varie altre statistiche nel corso della giornata.
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