In una giornata prudente per le borse europee, alla vigilia della riunione della Bce, il Ftse Mib ha chiuso in ribasso dello 0,5% a 27.428 punti. Tra le azioni, Nexi è stata la peggiore performer (-13,4%) a causa del crollo del peer Worldline a Parigi. Anche Telecom Italia ha registrato un calo del 4,1%, mentre sono salite le azioni di Leonardo (+1,15%), Cnh (+1,15%) e Banco Bpm (+0,95%).
La giornata è stata povera di appuntamenti macroeconomici in Europa, ad eccezione dei dati sull'indice Ifo tedesco, che ha segnalato un miglioramento delle prospettive di business nella prima potenza europea. Sul fronte delle trimestrali, l'attenzione è stata focalizzata sui risultati di Meta Platforms dopo quelli delle big tech Microsoft e Alphabet.
Nel frattempo, cresce l'attesa per la riunione della Bce, che domani lascerà i tassi inalterati ma potrebbe iniziare le discussioni su una fine anticipata del Pepp e sull'aumento del coefficiente di riserva obbligatoria.
Nel mercato obbligazionario, lo spread tra i Btp e i Bund tedeschi è leggermente aumentato a 202 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 4,91%, in un contesto di vendite sui titoli di Stato.
Per quanto riguarda le materie prime, il prezzo del petrolio Brent ha oscillato intorno ai 88 dollari al barile dopo l'aumento a sorpresa delle scorte di greggio negli Stati Uniti, mentre il prezzo del gas è tornato sopra quota 50€/Mwh.
Sul mercato valutario, il cambio euro/dollaro è rimasto poco mosso a 1,059 dopo la diminuzione di ieri.
(Redazione Traderlink)