Gli analisti di JP Morgan spingono Buzzi
Bel progresso venerdì per Buzzi che anche quest'oggi sta facendo registrare un progresso superiore al mezzo punto percentuale: il titolo è salito sui massimi dall'estate 2007 grazie al report di JP Morgan.
Gli analisti della banca americana hanno migliorato la raccomandazione sul titolo da underweight a neutral e incrementato il target da 21 a 23 euro.
Gli analisti prevedono ricavi in crescita del 17% nel secondo trimestre ed EBITDA dei primi sei mesi a 490 milioni di euro, +22,4% a/a. A loro avviso il gruppo potrebbe migliorare la guidance. I risultati al 30 giugno verranno comunicati il 3 agosto.
Non solo JP Morgan, anche Morgan Stanley si è espressa positivamente su Buzzi
Sempre nel corso di questo mese era stata anche Morgan Stanley, lo scorso 12 luglio, ad alzare la raccomandazione a Equalweight sul titolo portando il target price a 25,00 euro.
Quanto meno, in questo caso, gli analisti si sono espressi ipotizzando come obiettivo dei livelli non ancora raggiunti dai prezzi, distanti, al momento del report, un abbondante 10%, livelli che sono stati ulteriormente avvicinati con i massimi odierni a 24,86 euro.
Il target price di JP Morgan a 23,00 euro, invece era uscito con i prezzi già oltre tale quota.
Buzzi, il grafico sembra ben impostato
L'analisi del grafico di Buzzi mette in evidenza il breakout rialzista messo a segno nella seconda metà della scorsa settimana, quando il titolo ha superato in modo perentorio l'ostacolo a 23,30 euro rappresentato dal lato alto della fascia laterale in essere da fine marzo, che più volte si era opposta al proseguimento del trend partito dai bottom di settembre 2022.
Le quotazioni hanno superato sullo slancio anche i massimi allineati del 2017 e 2021 in area 24,30, ostacolo ben più rilevante dato che ora Buzzi ha la possibilità di attaccare il record storico del giugno 2007 a 25,82euro.
In caso di successo via libera verso area 30,00/31,00 euro.
Strategica nel breve la permanenza sopra 23,30, supporto che dovrà contenere eventuali flessioni, fisiologiche dopo il recente rally. Sotto 23,30 invece il segnale appena inviato verrebbe fortemente depotenziato ed il titolo avrebbe spazio per procedere verso quota 22,60.
E' questo l'ultimo livello chiave che non dovrà essere violato da parte di Buzzi per scongiurare il rischio di un nuovo test della base del citato range di oscillazione, riferimento in area 21,50 supporto successivo a 20,50 euro).