Petrolio in forte ribasso, scenario incerto su offerta e domanda

04/06/2024 18:07

Petrolio in forte ribasso, scenario incerto su offerta e domanda

OPEC+ conferma tagli

Affondo del petrolio che estende e accelera la correzione partita mercoledì scorso e tocca i minimi da inizio febbraio. Nel fine settimana si è tenuta la 37ma riunione dei paesi OPEC (Organization of the Petroleum Exporting Countries) e degli altri Paesi partecipanti alla Dichiarazione di Cooperazione (di cui la Russia è il principale esponente), conosciuti tutti insieme come OPEC+.
L'esito del meeting è stato la conferma, e quindi l'estensione, di gran parte dei tagli di produzione per tutto l'anno prossimo.

Porta aperta a rilassamenti sui tassi da ottobre

L'OPEC+ ha però lasciato aperta la porta a eventuali limitazioni dei tagli da parte di otto membri, riduzioni che potrebbero essere messe in atto in modo graduale a partire da ottobre.

Questo ultimo elemento ha toccato un nervo scoperto, ovvero quello dell'ipotesi di eccesso di offerta nel mercato del petrolio. Il contesto è quello in cui gli operatori del settore sono già preoccupati per gli alti tassi di interesse e i loro effetti negativi sull'attività economica globale: il rischio è che la domanda di greggio da parte di USA, Cina ed Europa possa essere meno dinamica del previsto nel resto dell'anno.
Se a questo aggiungiamo che anche i produttori non OPEC come gli Stati Uniti stanno incrementando la produzione, il quadro favorevole al calo del prezzo del greggio è completo.

Produzione su a maggio

In realtà oggi Reuters ci ha messo il carico da undici con la pubblicazione di un'indagine sulla produzione.

A maggio le esportazioni OPEC si sono attestate a 26,63 milioni di barili al giorno, in rialzo di 145 mila barili al giorno, informazioni raccolte da fonti del settore e dai dati sulle spedizioni: Nigeria e Iraq hanno incrementato la produzione di 50 mila barili a testa, mentre altri piccoli incrementi sono stati realizzati da Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti.

Quadro grafico ribassista

Dal punto di vista grafico possiamo osservare che il future sul Brent per consegna agosto ha recentemente violato il supporto a 80,65 dollari/barile riattivando la correzione partita a metà aprile.

Il derivato si sta avvicinando al minimo di inizio febbraio a 76,62, sostegno determinante per scongiurare il ritorno sui 72,29 di metà dicembre. Quadro molto simile per il WTI luglio che in caso di violazione di 71,41 difficilmente potrebbe evitare approfondimenti verso 67,71 (minimo del 13/12).

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