Per Credit Suisse non si tornerà mai più in ufficio full time

30/05/2022 17:03

Per Credit Suisse non si tornerà mai più in ufficio full time

Anche Thomas Gottstein, chief executive di Credit Suisse, è costretto ad ammetterlo: non si tornerà mai più in ufficio full time. Nei due anni di pandemia, e lockdown, il telelavoro è stato uno dei temi più discussi.
Si è passati da Deutsche Bank che proponeva una tassa per chi lavora da casa (suggerimento discutibile ma non privo di merito considerando l'impatto sull'indotto di uffici lasciati desolatamente vuoti) al numero uno di Goldman Sachs David Solomon che addirittura definiva "un'aberrazione" il telelavoro.

Come in diversi campi (il boom dello streaming ne è un esempio) la crisi del Covid-19 non ha fatto altro che accelerare processi già in atto. La pandemia è riuscita a costringere al cambiamento anche le aziende finora più restie.

Anche per Credit Suisse non si tornerà più in ufficio full time

E Gottstein, intervistato in occasione del World Economic Forum di Davos, ha ammesso che il ritorno in ufficio a tempo pieno "non è realistico e non è ciò che vogliono i dipendenti".

"Stiamo cercando in modo morbido d'incoraggiare le persone a tornare, ma è controproducente se si spinge troppo", ha aggiunto, secondo quanto riporta Bloomberg.
"Non torneremo mai più all'80% o al 90% di personale in ufficio", spiega il numero di Credit Suisse, le cui politiche prevedono che circa il 60% dei dipendenti debba lavorare dall'ufficio. La percentuale più realistica è del 37% e per Gottstein non c'è molto da fare per costringere le persone a tornare.

"Non sarebbe realistico", dice il chief executive di Credit Suisse

"In alcune città come Londra, dove il pendolarismo è davvero faticoso, le persone preferiscono lavorare da casa uno o due giorni.

Se si guarda alle le statistiche settimanali, lunedì e venerdì c'è un'affluenza piuttosto bassa ma martedì, mercoledì, giovedì ci sono più persone in ufficio. E penso che andremo avanti in questo modo", ha concluso Gottstein. La sua Credit Suisse è una tra le ultime big del credito ad ammettere la realtà dei fatti.
Da anni le multinazionali si stavano convertendo allo smart working (di cui il telelavoro è solo una componente): spazi personali limitati in ufficio, grandi ambienti comuni, postazioni mobili e, ovviamente, la possibilità di lavorare da casa o da ovunque si voglia.

Credit Suisse come Hsbc e Ubs.

Non si andrà più in ufficio full time

Tuttavia c'era più resistenza nel settore finanziario. E non certo per volontà dei lavoratori. Comunque anche qui c'è chi, come Hsbc Holdings, da tempo ha scelto questa direzione. Già a inizio 2021 il chief executive Noel Quinn aveva confermato che l'istituto britannico (le cui attività sono però prevalentemente in Asia) ridurrà del 40% la metratura dei suoi uffici e aveva sottolineato come il mondo (e il modo) in cui la banca lavora "sarà molto diverso" anche una volta archiviata la pandemia.

E per restare nella Svizzera di Credit Suisse, quasi un anno fa Ubs aveva spiegato che un'analisi interna aveva valutato che circa due terzi dei 72.000 dipendenti nel mondo erano in ruoli che permettono la combinazione di lavoro in ufficio e da remoto.
E per questo Ubs aveva anticipato che lo smart working, o lavoro ibrido, sarebbe continuato anche dopo l'emergenza Covid-19.

Fonte: FTA Online

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