Lloyd Blankfein non ha dubbi. Il rischio di una recessione in Usa è "molto, molto elevato". L'ex numero uno di Goldman Sachs (dal 2006 al 2018 ha guidato il colosso di Wall Street, di cui è ancora senior chairman) ha esortato consumatori e aziende a prepararsi per l'eventualità.
"Se gestissi una grande azienda sarei molto pronto. Se fossi un consumatore, sarei altrettanto preparato" per una recessione, ha dichiarato in un'intervista al programma della Cbs Face the Nation. Per Blankfein “c'è un percorso, un percorso stretto" che porta fuori dal rischio di recessione.
"La Federal Reserve ha strumenti molto potenti. È difficile regolarli con precisione, ed è difficile vederne gli effetti abbastanza rapidamente da alterarli, ma penso che stiano rispondendo bene", ha comunque aggiunto.
Alto il rischio di recessione in Usa per Blankfein di Goldman
Settima scorsa Jerome Powell aveva ammesso che la battaglia dell'istituto centrale di Washington per controllare l'inflazione "comporterà un po' di dolore" quando si sentirà l'impatto di tassi d'interesse più elevati, ma ha sottolineato che il risultato peggiore sarebbe se i prezzi continuassero a crescere.
"Nulla nell'economia funziona, l'economia non funziona per nessuno senza stabilità dei prezzi", aveva ricordato il chairman della Fed. "Abbiamo attraversato periodi della nostra storia in cui l'inflazione era piuttosto alta. Il processo per portare l'inflazione al 2% comprenderà anche un po' di dolore, ma alla fine la cosa più dolorosa sarebbe se non riuscissimo ad affrontarla e l'inflazione dovesse radicarsi nell'economia ad alti livelli, e sappiamo che cosa significa: le persone perdono il valore della loro busta paga", aveva concluso.
Blankfein di Goldman crede che la Fed stia rispondendo bene
Blankfein ha spiegato alla Cbs di essere d'accordo con la valutazione di Powell e ha affermato che alcuni degli effetti inflazionistici che l'economia sta subendo ora saranno "appiccicosi".
Sarà difficile liberarsene. "Nel complesso per gli individui, e certamente per gli individui nel quartile più basso della... condivisione della torta, sarà piuttosto difficile e opprimente", ha sottolineato. David Solomon, che ha rimpiazzato Blankfein al timone di Goldman, è stato meno definitivo sulla prospettiva di una recessione quando gli è stato chiesto dell'impatto sul business della banca dall'aumento del costo del denaro deciso in marzo dalla Fed.
"I nostri economisti pensano che la possibilità di una recessione qui in Usa nei prossimi anni sia di circa il 30%", aveva dichiarato Solomon nel corso dell'annuale assemblea degli azionisti di Goldman il mese scorso.
"Tuttavia ancora una volta, questa è una grande incognita e c'è un'ampia disparità di risultati, quindi lo osserveremo tutti molto da vicino", aveva aggiunto, secondo quanto riportato dal Financial Times.
Blankfein vede rischio di recessione e Goldman taglia outlook Usa
Blankfein è andato in onda nelle stesse ore in cui proprio gli economisti di Goldman Sachs tagliavano per l'ennesima volta le loro previsioni sull'espansione dell'economia Usa sia per il 2022 che per il 2023.
Il team guidato da Jan Hatzius prevede ora una crescita del 2,4% del Pil Usa quest'anno, contro il 2,6% del precedente outlook. Ridotta invece dal 2,2% all'1,6% la stima relativa al prossimo. Il report di Goldman indica come si tratti di un "rallentamento della crescita necessario".
Necessario per aiutare a moderare il rialzo dei salari e a ricondurre l'inflazione verso il target del 2% della Fed. Il rallentamento comporta il rischio di un aumento della della disoccupazione, ma Goldman rimane ottimista su questo fronte ritenendo che l'effetto collaterale si possa contenere.
Fonte: FTA Online