Non manca molto alla "chiusura" della Manovra, ma prima di allora c'è spazio per qualche modifica.
Come quella presentata in un recente emendamento, che propone di innalzare l'aumento delle pensioni fino a 8 euro al mese.
Una cifra notevole, infatti c'è da chiedersi se diventerà realtà nei cedolini di inizio 2025.
Vediamo però di cosa tratta questo emendamento, e cosa prevede per poter avere tranquillamente questo extra.
Per saperne di più in merito all'argomento, consigliamo di approfondire al meglio la questione con questo video YouTube, con ringraziamento al canale di Pensioni Più.
Pensioni, in arrivo aumento da 8 euro: novità nella Manovra 2025
Eravamo rimasti poco tempo fa con la conferma dei 2 euro dell'aumento della pensione. Un aumento ancora più risicato di quello previsto prima, che era intorno ai 3 euro.
Da mesi all'interno della maggioranza diversi parlamentari hanno proposto delle "integrazioni" per aumentare ulteriormente l'incremento annuo.
il caso dell'ultimo emendamento presentato in sede di Manovra, in cui si propone un aumento di 8 euro al mese.
Per certi versi, ricorda molto la proposta di più di un mese fa, che prevedeva di aumentare le pensioni di 91 euro.
Ovviamente l'aumento non era mensile, ma annuale: 7 euro al mese per tutte le 13 mensilità della pensione, quindi 91 euro.
Nel nostro caso, invece, l'aumento sarebbe di 104 euro, ovviamente comprendendo i 26 euro dell'attuale aumento (2 per 13).
A differenza però della proposta dei 91 euro, stavolta la platea di riferimento è leggermente diversa, visto che non riguarderà tutti i titolari di trattamento previdenziale.
Pensioni, a chi dovrebbe andare l'aumento di 8 euro nel 2025
Stando a quanto si legge su Sky TG24, l'aumento di 8 euro nel 2025 sarebbe previsto **solo per le pensioni di soggetti disagiati,*.
Ovvero persone che, avendo redditi molto bassi, possono a loro volta beneficiare della cosiddetta "maggiorazione sociale".
Per chi non la conoscesse, la maggiorazione sociale è un particolare incremento della pensione concessa nei confronti dei soggetti che hanno compiuto 60 anni e versano in condizioni sociali disagiate.
Stando all'emendamento, l'aumento spetterebbe a chi ha più di 70 anni e beneficia di una delle seguenti maggiorazioni:
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136,44 euro se non titolare della quattordicesima,
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124,44 euro se titolare di quattordicesima mensilità.
Come recita il testo:
"Nel 2025 [...] l'importo mensile della maggiorazione sociale del trattamento pensionistico [...] è incrementato di 8 euro".
Dato però l'aumento a 8 euro, la soglia per avere diritto alla maggiorazione sociale sale di altri 104 euro.
Pertanto, chi vuole beneficiare ancora della maggiorazione sociale dovrà avere un reddito inferiore a 6.816,55 euro per l'integrazione totale, altrimenti 8.590,27 euro per avere quella parziale.
Se si ha un coniuge a carico, i limiti sopraccitati salgono rispettivamente a 12.901,98 euro e a 14.675,70 euro.
Pensioni, un'altra proposta senza futuro?
Come anticipato sopra, non sono mancate nell'ultimo mese le proposte per alzare l'incremento annuo delle pensioni, forse anche per mantenere fede alla promessa elettorale di portare le pensioni minime a 1000 euro entro la fine della legislatura.
Purtroppo è difficile garantire aumenti cospicui quando la "coperta" è corta, come nel caso dell'attuale Finanziaria, che a malapena è riuscita a riconfermare l'incremento transitorio del 2024, passato dal 2,7% al 2,2%.
Va detto però che la proposta riguarda solo la maggiorazione sociale, e non il rateo mensile della pensione: forse alla fine i costi non saranno così esorbitanti.
Spetterà comunque al Governo decidere se introdurre o meno quest'emendamento nel testo della Manovra.