Flessibilit. Questa la parola chiave per il futuro delle pensioni, e che per certi versi riassume questa particolare proposta in merito alla Pensione di Vecchiaia (od "ordinaria"), un'uscita previdenziale che per forza di cose dovr cambiare nei prossimi anni.
Infatti al centro di questa proposta ci sarebbe una "piccola" modifica a uno dei requisiti chiave della Pensione, ovvero aumentare di altri 5 anni il requisito contributivo, in modo da arrivare a 25 anni.
Una soluzione assurda, anzi estrema: come appunto la nostra situazione previdenziale.
Per saperne di pi in merito all'argomento, consigliamo di approfondire al meglio la questione con questo video YouTube, con ringraziamento al canale Pensioni e Aggiornamenti.
Pensioni a 67 anni ma con 25 anni di contributi: ecco la proposta
Posta in fondo all'ultima analisi del Centro Studi e Ricerca Itinerari Previdenziali, in pratica la proposta va a guardare alla situazione demografica nel nostro paese, giunta alla "pi grande fase di invecchiamento".
Una situazione che potrebbe diventare un rischio per la sostenibilit del sistema previdenziale nazionale.
Per questo, e anche per venire incontro al patto intergenerazionale, "gi eluso con l'enorme debito pubblico", si dovrebbe puntare sulla flessibilit, prima con nuovi coefficienti di trasformazione dai 63/64 anni ai 72 anni.
E contemporaneamente con una "nuova" Pensione di Vecchiaia, che preveda sempre 67 anni per l'et anagrafica, ma ben 25 anni di contributi e un importo soglia pari a 1,5 volte l'assegno sociale (quello previsto fino al 31 dicembre 2023).
Una soluzione per certi versi draconiana, ma a senso, visti anche i dati relativi alla situazione della Previdenza nazionale.
Pensioni in Italia: la situazione al 2023
Come gi anticipato, la proposta a conclusione di un'attenta analisi condotta su alcuni dati relativi alla situazione previdenziale del nostro Paese al 2023.
In breve, solo l'anno scorso l'INPS ha liquidato la bellezza di oltre 1.501.104 prestazioni, praticamente una persona su 39 in Italia.
Nel caso delle 265.058 prestazioni relative alla Pensione ordinaria, l'et media di pensionamento pari a 67,5 anni, con importo medio di 1.112 euro,
Di contro, per le 254.821 pensioni anticipate, tutte liquidate con il requisito 42 anni e 10 mesi (o 41 anni e 10 mesi se ex-lavoratrici), l'et media di 61,7 anni e 2.032 euro lordi come importo medio.
Nel complessivo, si parla di un'et media di 64,6 anni, alla quale concorrono anche tutte le varie uscite previdenziali come Opzione Donna (59-61 anni per il 2024), le Quote 100-102-103 (da 62 a 64 anni), pi le disposizioni di ogni Cassa Professionale e non.
Rispetto alla Vecchiaia, l'uscita anticipata permette al neo-pensionato di ritirarsi molto prima, potendo cos godere di una durata pi a lunga della propria pensione nonch di un assegno decisamente pi alto rispetto a quello erogato per quella ordinaria.
E allora perch 5 anni in pi di contributi per la Vecchiaia?
Pensioni, perch uscire a 67 anni con 25 contributi?
Proporre una soluzione del genere per quanto riguarda la pensione di Vecchiaia potrebbe sembrare contraddittorio, visti i dati sopra.
In realt, per quanto sia evidente il "gap" tra le pensioni anticipate e quelle ordinarie, alla fine entrambe concorrono alla notevole spesa previdenziale.
In particolare a pesare di pi sembrerebbe proprio la pensione di Vecchiaia, visto che permette di ritirarsi anche quando tra i 20 anni di contributi ce ne sono di figurativi, quindi relativi ai periodi di malattia, cassa integrazione e disoccupazione.
In questo modo, anche chi ha pochi contributi effettivi pu avere un assegno come chi ha invece versato decine e decine di anni di contributi.
Intervenire sulla pensione ordinaria sarebbe cos un modo per impedire che l'esborso previdenziale diventi sempre pi incontrollabile, e danneggi in futuro anche le erogazioni in essere.
Indubbio il fatto che si trattti di una soluzione ingenerosa nei confronti di chi gi fa fatica ad arrivare a 20 anni di contributi (anche se in parte figurativi) tra carriere discontinue e buchi contributivi importanti: figuriamoci arrivare a 25 anni!
Ma potrebbe davvero convenire al Sistema Paese, visto che tutte le "soluzioni" proposte negli ultimi anni non sono mai riuscite a riequilibrare davvero la Previdenza, e quindi preservare il citato patto intergenerazionale.